4 agosto 2006    

Maiolo (Margherita): “Istituito Fondo regionale di Garanzia”


Con la definitiva approvazione dell'assestamento del Bilancio, è diventato legge, attraverso un emendamento il provvedimento relativo al «Fondo regionale di garanzia per il finanziamento delle Piccole e Medie Imprese» presentato, lo scorso 6 marzo dal consigliere regionale della Margherita Mario Maiolo, presidente della Commissione per il Piano di sviluppo regionale.Mario Maiolo (Margherita)
“La mia proposta - ha dichiarato Maiolo - assolve la finalità di istituire il Fondo regionale di garanzia per agevolare l’accesso al credito da parte delle PMI operanti nel territorio calabrese garantendo entro limiti definiti finanziamenti a medio-lungo termine”.
“La problematica  a cui  si  è  inteso  far fronte è, in realtà, di dimensione nazionale ma assume in Calabria – sottolinea il consigliere della Margherita - aspetti particolarmente drammatici. L’entrata in vigore dell’accordo di Basilea 2, che introduce, tra l’altro, meccanismi di certificazione del rischio aziendale, espone le imprese a valutazioni ancora più obiettive e drastiche delle attuali circa la consistenza patrimoniale e strutturale della propria realtà aziendale nella concessione dei finanziamenti. La proposta ha tenuto conto della enorme importanza che per le piccole e medie imprese riveste il sistema dei Confidi nell’accesso al credito e punta alla crescita del suo ruolo di rappresentanza verso gli istituti di credito, oltre che verso le istituzioni e il mercato”.
“Di qui - continua l’esponente della Margherita -, l’esigenza di costituire un fondo patrimoniale che funga da garanzia di secondo livello, ossia di co-garanzia e controgaranzia, alla garanzia già accordata dai Confidi, affinché questi possano meglio affrontare gli impegni assunti con gli istituti di credito, migliorare il proprio ‘rating’, ossia la valutazione circa la propria solvibilità da parte delle stesse banche e, in definitiva, allargare la platea delle aziende ammesse al finanziamento”. L'Aula consiliare di Palazzo Campanella
“La mia proposta - ricorda ancora il presidente della Commissione per il Piano -  favorisce inoltre aggregazioni dei Confidi operanti nel territorio regionale, prevedendo i seguenti requisiti minimi:unità operative in ciascuna delle province della Calabria;un fondo consortile o un capitale sociale, interamente versato, non inferiore ad euro 500.000;un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili e di quelli costituiti mediante accantonamenti di conto economico operati a fronte di previsioni di rischio sulle garanzie prestate, non inferiore ad euro 3.000.000. Inoltre la concessione  di  un contributo, diretto ad incrementare la disponibilità del fondo di garanzia destinato alla prestazione di garanzie a favore delle imprese associate, a ciascuno dei confidi risultanti dall'aggregazione di cui sopra nella misura massima di 5 volte la consistenza del predetto fondo e, in ogni caso, non superiore euro 5.000.000”.
“La proposta da me avanzata scaturisce anche da una concertazione e proficua collaborazione istaurata con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università della Calabria, che già aveva avviato, informandone la Regione, da alcuni mesi un oltre a un  confronto con i soggetti più rappresentativi del mondo creditizio, cooperativo e imprenditoriale locale”.
“Particolare attenzione è posta, alla necessità di favorire, sia pure indirettamente, gli investimenti nei settori nevralgici o particolarmente sensibili dello sviluppo. E’ infatti accordata, nell’accesso al fondo, preferenza ai Confidi che scelgano di finanziare progetti di investimento particolarmente virtuosi nei contenuti, es. orientati verso l’applicazione di ricerca e sviluppo tecnologico nei prodotti e/o nei processi, e negli impatti occupazionali, es. imprese femminili, giovanili e sociali, e finanziari, inducendo a spostare l’indebitamento aziendale verso il medio-lungo termine piuttosto che sul breve”.
 

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