4 agosto 2006    

Sculco (Margherita): «Manovra dai tratti innovativi»


“Governare non è una funzione semplice in Calabria, l’abbiamo sempre saputo. A maggior ragione oggi, dopo anni ed anni di cattiva amministrazione del centrodestra che ha, soprattutto negli ultimi cinque anni, disarticolato la Regione. Però noi, nonostante tutto, avvertiamo il dovere di governare, perché i calabresi ci chiedono non polemiche all’infinito o litigi sul nulla, ma una definita, responsabile ed efficiente funzione di governo”.il capogruppo della Margherita Enzo Sculco
E’ quanto sostiene, questa mattina, il capogruppo della Margherita Vincenzo Sculco, secondo il quale “Non si riparte da zero, purtroppo, in questa regione: si riparte da meno zero; ciò non significa, però, assoluzione per nessuno che non svolga, con coerenza e fino in fondo, la propria parte. Stare in maggioranza non significa tacere o indossare una camicia di forza, cosi come fare opposizione non può coincidere con una generica esortazione ad avere più coraggio fatta da chi  non ha esercitato neanche il diritto di critica nei cinque anni scorsi, quando la Regione ha subito un trauma le cui conseguenze sono ancora sotto i nostri occhi”.
Ancora Sculco: “In politica, tra il coraggio a sfasciare tutto e il silenzio, c’è una via di mezzo che consiste nel governare le fasi economiche sociali, che vuol dire fare una manovra di assestamento al bilancio, come noi abbiamo fatto,  che sia compatibile con le ansie di sviluppo della Calabria miglior  e senza dimenticare, tuttavia, le emergenze annose che sono la zavorra per la Calabria più virtuosa”.
L'aula consiliare di Palazzo CampanellaAd avviso dell’esponente della Margherita: “Stiamo per mandare in porto una manovra finanziaria che ha i tratti dell’innovazione in buona parte, che denota una maggioranza consapevole e responsabile, un ceto politico che si sforza di governare, esercitando la funzione che i calabresi gli hanno assegnato. Naturalmente non si possono tacere le incongruenze che avvertiamo e che fanno parte di una congiuntura aspra, convulsa, contraddittoria: da un lato, per esempio, asseriamo di essere pronti a riformare gli Enti strumentali della Regione e dall’altro, proprio l’altro giorno, l’Afor assume 20 persone in barba ad ogni esigenza di ridimensionamento e modernizzazione del sistema. Tutto ciò sa di beffa. E noi abbiamo il dovere di denunciarlo, perché gli errori vanno indicati affinché si correggano e si trovino i rimedi migliori”.
Sulla specifica vicenda dell’Afor, Sculco è perentorio: “Non pensi l’Afor di averla fatta franca! Non ci risparmieremo nel richiedere il ripristino della correttezza e della coerenza nella gestione degli Enti strumentali. Nessuno può e deve farsi contagiare dalla scellerata gestione dilapidatrice di risorse attuata dalle gestioni del centrodestra. Ora è richiesto un comportamento ed una diversa vocazione nella gestione amministrativa e nel fare governo in linea con il significato del voto dei calabresi che invoca innovazione, modernizzazione e sviluppo”. 

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