21 luglio 2006    

Guagliardi (Rif.Com) lancia la campagna per l’amnistia e l'indulto (di Cristina Cortese)


Chiamare a raccolta la società calabrese intorno a quel “microcosmo” rappresentato da tutti i provvedimenti ed atti che incidono sulla libertà personale. E rilanciare con forza una discussione che, partendo dal Consiglio regionale, scenda in ogni luogo legittimato a rappresentare il popolo calabrese. Il capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista Damiano Guagliardi
Pensando a tutto ciò, Damiano Guagliardi, capogruppo alla Regione di Rifondazione comunista,  si è fatto promotore di due iniziative collegate, che sono state presentate nell’Aula “Giuditta Levato” del Consiglio regionale: un progetto di legge per l’istituzione dell’Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e una mozione per sollecitare il Parlamento ad approvare, in tempi rapidi, una legge per la concessione dell’aministia ed indulto. Iniziativa, quest’ultima, che trova il suo forte in una campagna popolare per una aministia generalizzata promossa dall’associazione Yairaiha.
Ma che funzioni ha il Garante? “Ha spiegato Guagliardi: E’ una figura autorevole in grado di modificare il senso comune secondo cui la pena è mera affezione, mediando ed operando in direzione del pieno riconoscimento delle persone ristrette. In questo contesto, assume ogni iniziativa volta ad assicurare la tutela al diritto alla salute, al miglioramento della qualità della vita, all’istruzione e alla formazione professionale ed ad ogni altra prestazione finalizzata al recupero, alla reintegrazione sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro”.
Alla base di tutto c’è per Guagliardi “la grave situazione in cui versa il sistema penitenziario italiano, “una crisi strutturale – ha detto l’esponente di Rifondazione- a causa del ricorso sempre più diffuso alla legislazione penale, sia dall’assenza da oltre quindici anni di provvedimenti di amnistia e indulto. E in particolare – ha rilanciato- il sistema carcerario calabrese esige interventi strutturali diretti in via prioritaria a migliorare la condizione di vita dei detenuti e di lavoro degli agenti di custodia, e di tutto il personale penitenziario in genere”.
Sandra Berardi, animatrice dell’iniziativa di “Yairaiha”, ha reso noto il programma dell’associazione che “nei giorni scorsi ha avuto modo di incontrare molti parenti di detenuti nei pressi delle carceri, in attesa di effettuare le visite settimanali. Da qui “l’invito a pensare a quelle madri, sorelle, mogli in attesa sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente in attesa di parlare con i propri cari dentro il carcere. Una situazione incivile ed angosciante indegna di un Paese democratico e tollerante”.
L’associazione è impegnata a sensibilizzare i cittadini affinché spediscano migliaia di cartoline precompilate ed indirizzate al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per sollecitare la rapida approvazione dei provvedimenti di amnistia e indulto. 
 

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