11 luglio 2006    

Pacenza (Ds): «Serve una Regione leggera»




“E’ enormemente cambiato, in Calabria, il quadro politico uscito dall’Assemblea dei Grandi elettori a Lamezia che ha segnato la vittoria del centrosinistra  alla Regione. Su tutto ciò i Ds esprimono una forte preoccupazione, in modo particolare per la pratica politica sempre più pressante che genera una nociva commistione tra funzioni istituzionali e funzioni politiche. E'Il capogruppo Ds in Consiglio regionale Franco Pacenza giunto il momento, esattamente come dice il presidente Prodi, di anteporre la funzione istituzionale a quella politica e partitica, nell’interesse generale”. Lo ha detto il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale, Franco Pacenza, facendo riferimento alla riunione del gruppo svoltasi a Lamezia Terme e conclusa dal segretario del partito, Carlo Guccione.

“Dopo 15 mesi di legislatura - ha affermato Pacenza - che hanno segnato momenti di successo ed anche di sofferenza, una ripartenza s'impone, anche alla luce dei formidabili risultati elettorali conseguiti dal centrosinistra che pongono la Calabria come un riferimento significativo per l'Unione. Tutto ciò carica di ulteriori responsabilità il centrosinistra, perché la fiducia che i calabresi ci hanno riconfermato sollecita nuovi impegni e una più forte azione di governo. La riunione del Gruppo consiliare dei Ds ha focalizzato l'attenzione su una serie di argomenti da noi ritenuti essenziali. Anzitutto c’è l’urgenza, di realizzare una Regione leggera e, di conseguenza, un moderno ed efficiente sistema delle autonomie locali e territoriali. Un sistema che veda la Regione in grado di sostenere politiche territoriali e concertate, nonché di garantire politiche nazionali efficaci per il rilancio economico e sociale. Decisive per i Ds sono le politiche per la spesa. A nostro avviso, una Regione con scarse capacità finanziarie autonome ha bisogno di un processo organico di tutti i flussi di spesa, regionali, nazionali e comunitari. Cosi come si ha bisogno di un rigoroso controllo della spesa pubblica e di un utilizzo delle risorse in grado di produrre ed attrarre risorse ulteriori. Non ci può essere, d'altronde, un politica economica senza una gestione unitaria dei vari flussi finanziari. In questo senso, occorre fare della prossima programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 una grande occasione di coinvolgimento di tutti i soggetti politici, sociali ed istituzionali della Calabria, esattamente come è stato fatto per l’Agenda 2000”.

L'aula consiliare di palazzo Campanella - Il settore riservato al pubblicoA parere di Pacenza, “è necessaria, inoltre, un’accelerazione dei processi di riforma dei grandi comparti a cominciare dalla sanità, passando per l’agricoltura e i trasporti, per finire con l’ambiente ed il turismo. Serve una verifica altrettanto seria sulle funzioni e sulle sovrapposizioni dei grandi enti strumentali della Regione. Su Gioia Tauro la concertazione tra Governo e Regione deve essere più stringente per produrre risposte attese da anni. Stessa cosa per quanto riguarda le politiche per il lavoro a partire da una piano straordinario per la stabilizzazione del precariato calabrese”.

“Un passaggio anche significativo - conclude il capogruppo dei Ds – è stato fatto a proposito del turismo: qui l’azione deve essere rapidamente incardinata su politiche di sistema che mirino a risolvere problemi strutturali perché altrimenti si rischia di intraprendere operazioni di cosmesi che non producono effetti positivi per nessuno. Ad una Regione leggera, oggi più che mai e per meglio dare risposte alla Calabria, deve corrispondere un governo regionale leggero”.

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