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10 luglio 2006
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Sculco (Margherita) sollecita una messa a punto profonda dell'azione di governo
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Domenica 9 luglio alle 11,00 al Costa Tiziana di Crotone, il presidente del Gruppo della Margherita in Consiglio regionale, Vincenzo Sculco, ha invitato i componenti del Gruppo per discutere della vicenda politica regionale con i parlamentari e i segretari provinciali alla presenza del segretario regionale del partito. “Siamo arrivati al dunque. Dopo circa un anno e mezzo dell’VIII legislatura regionale, serve una messa a punto dell’azione di rappresentanza e soprattutto della funzione di governo in Calabria. Una messa a punto non superficiale ma profonda. Una vera e propria revisione generale. Occorre stringere sui risultati - ha affermato Sculco - e per farlo siamo convinti che occorra migliorare la percezione che la politica ha della realtà e una squadra di governo essenziale, perchè spesso la ridondanza di incarichi è servita più alla politica verticistica che alla Calabria. In questo momento soprattutto, servono idee chiare, strategie nette e una forte volontà nel fare risultati. Domenica la Margherita ragionerà di tutto ciò e lo farà con serenità, esaminando con la freddezza necessaria i passi avanti compiuti ma anche gli insuccessi.” Argomenta l’esponente della Margherita: “Ormai l’Unione è una realtà fondamentale nel Paese e in Calabria quasi dappertutto; compito del ceto politico dirigente è mettere in rete le nostre forze con la Calabria e ritornare alla mission originaria, al programma grazie al quale i calabresi ci hanno premiato circa un anno e mezzo fa. Ridare sostanza al nostro impegno, premiato grandemente dai cittadini in tutte le più recenti tornate elettorali, questo è il compito che dobbiamo assolvere. C’è una Calabria che paga le conseguenze della cattiva politica della scorsa legislatura e che, dopo avere scelto di cambiare, adesso va ascoltata ma senza tentare di aggirare i problemi e senza neanche pensare di poter andare avanti con la politica degli annunci. E’ richiesto uno sforzo a tutti per mettere in relazione l’impegno di Prodi verso la sua figlia prediletta; ben sapendo, però, che la figlia prediletta deve presentarsi a Roma ed in Europa con progetti puntuali e strategie ponderate su cui incanalare la volontà a darci un mano, altrimenti tutto finisce in un presenzialismo sterile. Alla Margherita non interessa discutere in via prioritaria delle questioni di assetto o delle strutture organizzativa, noi, soprattutto, desideriamo lavorare per ritrovare una solidarietà forte e nuova, moderna e ben motivata, in un rapporto trasparente tra politica e funzioni legislative ed esecutive per rilanciare una Calabria che non sopporta più ritardi ed invoca un’azione efficace di governo”.
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