22 giugno 2006    

Francesco Talarico (Udc): «Su sentenza Consulta pochi motivi di soddisfazione»


Il Consigliere che è anche segretario regionale del suo partito, interviene sulla recente sentenza della Consulta con la nota che riportiamo qui di seguito nella sua stesura:Francesco Talarico (Udc)
“C’è poco da esultare: è una vittoria parziale quella esibita dal Governo Regionale in merito al pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Legge per lo Spoyl System.
Sono confermati, infatti, i dubbi che avevamo più volte sollevato in riferimento all’azzeramento del management delle ASL Calabresi e che vedono oggi esposta, la Regione, ad elevate spese di risarcimento le cui risorse saranno sicuramente sottratte a quelle destinate alla salute dei calabresi.
La Corte Costituzionale conferma l’illegittimità costituzionale della     ‘decadenza estesa ai responsabili dei dipartimenti sanitari e amministrativi e ai responsabili dei distretti sanitari territoriali’ poiché tale applicazione della norma produrrebbe una pericolosa discontinuità nella gestione e nell’erogazione dei servizi sanitari a danno del ‘buon andamento dell’Amministrazione’ ed in violazione dell’art. 97 della stessa Costituzione.
Tale pronunciamento, unitamente a quello che rileva, ancora, l’illegittimità costituzionale anche per la nomina dei Direttori Generali delle Aziende Universitarie, conferma, oltre che una nostra convinzione, anche un orientamento oramai consolidato della magistratura.
L’assunzione superficiale di questa decisione, presentata ai calabresi  come l’avvio di un progetto di rinnovamento della Calabria e poi rivelatasi, ha posto in essere una evidente anomalia procedurale ed amministrativa, oggi ratificata dal pronunciamento della Corte Costituzionale.
Ma ciò che è più grave è che tale decisione peserà in maniera significativa sulle casse della regione e sulle tasche dei calabresi dovendosi corrispondere i dovuti emolumenti al management defenestrato oltre che a quello oggi in carica cui si aggiunge il risarcimento dei danni morali e materiali.
Valeva, allora, la pena accanirsi contro tanti qualificati ed onesti professionisti aprendo tanti contenziosi e producendo il blocco dell’attività amministrativa ?
E’ questa la politica di contenimento della spesa annunciata e propagandata dalla Giunta Regionale?
Non ci pare.
Così come non ci pare possano esistere, per il Governo regionale, motivi di particolare soddisfazione, per il pronunciamento della Corte Costituzionale che, ripeto, sulla vera questione in gioco ha dato torto alla Giunta Regionale stigmatizzandone la scelta errata.”
 

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