14 giugno 2006    

Feraudo (IdV):«Non si può far finta di niente»


La denuncia del Presidente degli industriali, Pippo Callipo non può e non deve assolutamente passare inosservata né può lasciare indifferenti quelle forze che da sempre si sentono impegnate nella lotta alla criminalità. Non si può ancora una volta far finta di niente, come se nulla fosse accaduto”. E’ quanto sostiene Maurizio Feraudo, consigliere regionale di Italia dei Valori e componente della Commissione regionale antimafia, in merito alle dichiarazione rilasciate dal presidente degli industriali calabresi, Pippo Callipo su un quotidiano nazionale.Maurizio Feraudo
“Le argomentazioni forti e la denuncia che suona quasi come una resa evidenziano lo scoramento che alberga in un uomo, al quale certo non manca il coraggio e la determinazione nell’affrontare la criminalità organizzata - prosegue Feraudo -. Bisogna evitare, però, che questo scoramento alligni e prenda piede in maniera diffusa nei calabresi e che divenga, per una sorta di effetto alone, motivo di emarginazione per la nostra regione”. 
 “Se un singolo – argomenta Feraudo - sopraffatto dalla disperazione e dalla stanchezza di combattere, decide di arrendersi di fronte alla mancanza di risposte incisive da parte degli organismi e delle autorità competenti, lo Stato, innanzitutto, e le forze sane hanno l’obbligo di continuare con sempre maggiore coraggio e determinazione nel loro impegno nella  lotta alla criminalità e a tutte quelle forme di connivenza ad essa connesse”.
L’esponente del centrosinistra dichiara ancora: “Non è pensabile che individualità come Callipo si mettano da parte rispetto ad una battaglia che ha bisogno del contributo di tutti, indistintamente. La Calabria ha necessità di avere modelli positivi, verso i quali le giovani generazioni possano rivolgersi, prendendoli come esempio da seguire. E Pippo Callipo è, senza alcun dubbio, uno di questi. Certo, il rischio è che le parole di Callipo, amplificate dalla stampa nazionale, alimentino ancor più, in modo semplicistico, quel modello negativo che si attribuisce erroneamente alla sola Calabria. Modello che ha prodotto uno stereotipo con il quale veniamo identificati attraverso un giudizio generalizzato”.
“I fenomeni criminali che vanno sotto il nome di ‘Mafie’ purtroppo non appartengono alla sola Italia - dichiara Feraudo -, ma sono diffuse in tutte le nazioni industrializzate, essendo indubbio che laddove c’è prosperità economica si annidano interessi criminali”.
“La sfida dei calabresi – conclude Feraudo - deve essere quella di resistere, resistere, resistere.  E’ questo l’appello che Italia dei Valori rivolge anche e soprattutto al dott. Filippo Callipo, nei cui confronti esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà, auspicando che il suo coraggioso impegno per l’affermazione della legalità prosegua con quella incisività e quella fermezza che ne hanno caratterizzato la sua persona e la sua attività”.

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