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13 giugno 2006
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Pacenza (Ds):«Non si pieghi lo Statuto alla contingenza politica»
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“Ottimo il monito del presidente Prodi: chi esplica una funzione di governo si dedichi principalmente a quella. L’augurio è che anche in Calabria si inizi a comportarsi come suggerisce il Capo del Governo, proprio per evitare commistioni non utili alla soluzione dei problemi” . E’ quanto sostiene il capogruppo dei Ds, Franco Pacenza, che aggiunge: “Per quanto concerne la riforma dello Statuto regionale, come ipotizzato da taluni, segnatamente per consentire l’ampliamento degli assessori esterni, è il caso di dire che non si può mischiare la cucina politica quotidiana con le norme generali che il Consiglio regionale, autorevolmente e unitariamente, a suo tempo si è dato”. Ad avviso dell’esponente del centrosinistra “Se dovessimo modificare lo Statuto, ogni qual volta si presentino esigenze particolari o per recepire i bisogni di ogni contingenza politica e per appianare discrepanze e squilibri propri della politica, alla fine non renderemmo un servizio utile né all’Istituzione né alla stessa politica che, per dare il meglio di sé, ha bisogno di regole generali certe, condivise e ben definite.” Finisce Pacenza: “D’altronde, lo Statuto regionale ha superato, nella scorsa legislatura, positivamente le verifiche costituzionali prescritte ed oggi è un testo di riferimento per i partiti, le istituzioni e la società calabrese. Nessuno, pertanto, pensi di forzare o addirittura violare i vincoli che la massima Assemblea elettiva calabrese ha elaborato, ampiamente discusso ed approvato”.
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