31 maggio 2006    

Talarico (Udc): «E' allarme sulla spesa farmaceutica»


“Al di là delle dichiarazioni ottimistiche dell’Assessore Lo Moro e del suo pensiero positivo a seguito dell’incontro con il Ministro della Sanità che sono giustificabili solo ricordando il suo rapporto di partito con l’On. Turco, i conti della sanità Calabrese riferiti alla spesa farmaceutica sono, invece, estremamente allarmanti.
I dati confermano, infatti, che il deficit accumulato nel 2005 è quantificabile in 88 milioni di euro.
Inoltre la nostra regione risulta essere quella  che ha registrato nel 2005, ed in particolare nel terzo quadrimestre, il maggiore incremento della spesa farmaceutica fra tutte le regioni italiane superando abbondantemente  la soglia del 13% prevista dalla Legge.Francesco Talarico (Udc)
Da tempo avevamo lanciato l’allarme, stigmatizzando la disordinata gestione finanziaria del settore sanitario posta in essere dalla Giunta Regionale che ha fatto registrare, fin dai primi mesi del suo insediamento, una pericolosa inversione di tendenza nell’andamento dei conti soprattutto a causa di alcune scelte demagogiche e sbagliate.
L’abolizione del ticket e della monoprescrizione, in primo luogo, ha rappresentato, infatti, una scelta posta in essere con sorprendente superficialità.
Attuarla al di fuori di una visione complessiva della politica finanziaria senza alcuna misura di contenimento della spesa farmaceutica costituisce un atto esemplare di cattivo governo e di irresponsabilità amministrativa.
Così come avevamo preannunciato è risultato subito evidente, infatti, come questa scelta pregiudicasse la continuità nel mantenimento dei servizi erogati dalle varie ASL a causa della inevitabile carenza di risorse che si è determinata di conseguenza.L'assessore alla Sanità Doris Lo Moro
E’ attribuibile a ciò, dunque, la politica di riduzione indiscriminata dei posti letto nella misura del 20 % , di concentrazione di alcuni servizi e di blocco delle attività amministrative delle ASL che l’Assessore Lo Moro tenta di giustificare con argomentazioni diverse eludendo, invece, le reali motivazioni che le hanno determinate.
Ovvero il concreto rischio di commissariamento per le Regioni che hanno superato la spesa consentita.
Occorrono, allora, politiche energiche ed efficaci per invertire la rotta ed evitare ulteriori degenerazioni in cui trovano terreno fertile le vicende oscure di cui la stampa ha riferito in questi giorni e sui quali sono certo che gli organi competenti sapranno fare chiarezza”.
 

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