24 maggio 2005    

Su Calabria faccia a faccia Loiero/Abramo


La Regione di Loiero e quella di Abramo. Il Presidente eletto direttamente dai calabresi con una straordinaria percentuale di consensi - il primo a  guidare una coalizione maggioritaria che porta unita l’intera sinistra al governo della Regione Calabria -, e lo sfidante che non ce l’ha fatta ma che comunque non si sente  schiacciato dal voto del 3-4 aprile. E’ il primo faccia a faccia post-elettorale, un “confronto sulla Regione che sarà”, quello che propone Calabria, la rivista mensile del Consiglio regionale in distribuzione con un numero dedicato all’inizio dell’ottava Legislatura.
Non si sente “Governatore” ma Presidente, Agazio Loiero, malgrado le eccezionali performance della sua candidatura (“Governatore? No, questo termine non lo amo  - puntualizza - perché ci riporta a realtà totalmente diverse dalla nostra, rimanda a zone del mondo e fasi storiche ben caratterizzate. No, grazie. Sono e mi sento presidente…”).  E rivendica il primato della politica. “E’ un mestiere difficilissimo, un esercizio complicato e chi non lo conosce in profondità, spesso ne viene travolto. La politica – spiega, incalzato dalle domande del direttore di Calabria, Gianfranco Manfredi - non è una cosa che s’improvvisa, può talvolta anche apparire una risorsa del momento ma, nel tempo lungo, c’è bisogno di averla dentro, sedimentata. E’, per alcuni versi, come un virus che ti divora, un virus dolcissimo, peraltro. Questo virus ce l’ho dentro e in tutti questi traguardi che mi sono prefisso insieme al centro-sinistra - diciamo così - l’ho usato. E ritengo di averne fatto buon uso”.
Lavoro, sviluppo, crescita civile e culturale, sanità, forestazione, lotta alla ‘ndrangheta: il nuovo Presidente della Regione espone le sue idee e i suoi progetti al giornalista Gianfranco Manfredi in un’intervista a tutto campo. Che prende di petto le questioni di maggior rilievo sul tappeto, gli snodi politico-istituzionali (le relazioni maggioranza-opposizione e Giunta-Consiglio) senza tacere sui temi più delicati come quello dell’informazione e dello Statuto.
A sorpresa, Loiero giudica quella delle Nuove Regole una stagione non conclusa con la scorsa legislatura: ”C’è sicuramente  - afferma - qualcosa da modificare”. Ma precisa: “Penso che in certi passaggi il lavoro può anche aver potuto risentire di una qualche fretta, però l’assetto nel suo complesso è difendibile.”
Su questo tasto c’è quasi identità di vedute con Sergio Abramo. Il quale nell’intervista-gemella, rilasciata a Romano Pitaro, condirettore di Calabria, dichiara con nettezza la sua insoddisfazione: ”Io lo modificherei - afferma - nella parte riguardante il Consiglio delle autonomie locali; darei più visibilità agli enti intermedi, Province e Comuni, specialmente per la legislazione riguardante gli enti locali.
Altre identità di vedute emergono sulla necessità di dotare finalmente in tempi rapidi la Regione di una propria sede. Loiero evidenzia i costi attuali (“Forse non tutti sanno che si spendono 13 miliardi all’anno di vecchie lire in fitti per le sedi della Presidenza e degli assessorati”) e s’impegna: “Dobbiamo assicurare  in tempi brevi  - promette il Presidente -  una sede degna alla Regione, possibilmente senza arroccarci ‘dentro le mura’ della città.” L’ex-sindaco di Catanzaro, dal canto suo propone: “Io chiedo che il Consiglio regionale discuta al più presto della questione, l’obiettivo è di costruire finalmente il Palazzo. Io partirei dal protocollo d’intesa firmato tra Provincia, Regione e Comune capoluogo, che prevedeva la realizzazione della cittadella chiavi in mano e con la realizzazione della strada di collegamento ( Rione De Filippis- Strada dei 2 mari) che costava allora circa 30 miliardi di vecchie lire”.
Abramo  inizia il suo nuovo mestiere di leader del centrodestra proclamando inoltre le sue contrarietà alla legge elettorale: ”Senza dubbio abolirei il listino – afferma-. E’ qualcosa che bisogna fare subito. E’ una cosa vergognosa. E’ semplicemente assurdo che si  possano avere  consiglieri regionali che non hanno preso un solo voto”.
E i rapporti maggioranza-opposizione? Qual è il punto di vista dei due ex-contendenti? Continueranno a duellare, muro contro muro, anche nell’Aula di Palazzo Campanella? “Le condizioni di debolezza della Calabria – risponde Loiero - non possono consentire a nessuna forza politica di innalzare barricate e, per quanto ci riguarda, forti anche dei risultati elettorali che ci hanno premiato con una vittoria così significativa, vogliamo lavorare con uno spirito di massima apertura, pur senza confusione di ruoli”.
Abramo si rivela in sintonia. Nell’intervista a Calabria annuncia di voler stare all’opposizione ma, precisa, “con intelligenza”. E tra l’altro afferma: ”Non farò un’opposizione pregiudiziale. Non bloccherò cose importanti per la nostra regione. Se questa maggioranza farà qualcosa di concreto io sarò disponibile anche a dare un contributo. Però sarò molto vigile sulle questioni importanti”.
 
 
 

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI