19 aprile 2006    

Per non dimenticare Monongah (di Luisa Lombardo)



La promessa verrà rispettata: il Governatore del West Virginia, Joe Manchin III, sarà in Calabria in visita ufficiale, il 28, 29  e 30 aprile. Una visita che, oggi, si riempie di nuovi significati, assumendo quasi la solennità di un atto dovuto. Perché, al di là dell’impegno istituzionale assunto ufficialmente, con una delegazione calabrese in America nell’ottobre scorso, Manchin intende onorare la parola data ad un uomo che oggi non c’è più. Questa visita infatti è quasi un riconoscimento a Franco Fortugno, il Joe Manchin (primo della fila) assieme ad altri Governatori con il Presidente Usa George Bushvicepresidente del Consiglio regionale assassinato a Locri, pochi giorni dopo il suo rientro dall’America. E’ stato proprio lui a caldeggiare il gemellaggio tra la Calabria e il West Virginia quando, in occasione del Columbus day, aveva guidato una delegazione composta dai consiglieri regionali, Roberto Occhiuto, Luigi Fedele, Francesco Sulla, e Leopoldo Chieffallo.
Dopo la firma del decreto che ha suggellato il gemellaggio tra la Calabria e il West Virginia, queste due terre, legate da una comune tragedia, sono ora più vicine. Correva l’anno 1907, infatti, quando una violenta esplosione nella miniera di Monongah, provocò la morte di tanti minatori calabresi emigrati in cerca di fortuna e di un futuro migliore di quello che probabilmente li avrebbe attesi nella loro terra d’origine, duramente segnata dalla fame e dalla disperazione. 
Il filo che, da più di cento anni, lega la memoria storica della regione più a Sud dello “Stivale” a quella nordorientale degli States, si rinsalda oggi per volontà degli uomini che le rappresentano. Intanto a Palazzo “Campanella” fervono i preparativi per accogliere il Governatore del West Virginia. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova - che a Joe Manchin III ha voluto dedicare il premio edito dall’Assemblea regionale, “Calabresi Illustri” - torna a sottolineare il significato di questo riconoscimento: Il premio va a al Governatore del West Virginia, “per aver contribuito a rendere nota la tragedia di Monongah, su cui per circa un secolo, è calata un’ingiustificabile coltre di silenzio”.
Come in tutte le storie, anche in questa, ricorrono insospettate e fortuite coincidenze, ma anche destini che si incrociano. E capita anche che la storia con la “S” maiuscola, di due regioni, di due popoli si intrecci inevitabilmente e quasi indissolubilmente con le vicende personali.
Lo strano gioco delle coincidenze, infatti, ha voluto che Joe Manchin III, l’attuale Governatore del West Virginia, fosse nipote di Giovanni Manchin I, calabrese analfabeta emigrato nei primi del ‘900 da San Giovanni in Fiore in America e perito a Monongah dove lavorava nella miniera che dava lavoro a tanti corregionali. E dove, da pochi anni, finalmente sono state poste delle croci in memoria delle vittime. Quasi il tentativo di risarcire cent’anni di silenzio e di oblio. Da Monongah, luogo della tragedia che costò la vita, a 171 italiani (queste sono le stime ufficiali ma probabilmente l’elenco è molto più lungo), Manchin si porterà a San Giovanni in Fiore, paese che ha dato i natali ai suoi avi e dove è stato eretto un monumento “in memoria di tutti gli emigranti morti nelle miniere del mondo”.

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