24 maggio 2005    

Sculco (Margherita): “ Istituzionalizzare la concertazione “


“Nessuna idea politica, anche la più  innovativa, può essere concretizzata se la macchina amministrativa della  Regione  non verrà riformata,  riorganizzata e qualificata in una logica di efficienza,  efficacia e    trasparenza”.
E’ quanto afferma il capogruppo della Margherita in Consiglio regionale Enzo Sculco, secondo il quale  “  Sono d’accordo con  il presidente della Confindustria calabrese Pippo Callipo  che,  in un’intervista pubblicata da  Gazzetta del Sud,  sostiene l’urgenza di  riorganizzare la macchina della Regione dopo cinque anni di buio.  La burocrazia – aggiunge Sculco – non può fare il bello ed il cattivo tempo.  Tocca alla politica la progettazione e la programmazione. Una buona burocrazia funziona da supporto e da tramite intelligente fra chi vince le elezioni  sulla base di  un  programma da realizzare,  ed i cittadini che attendono risposte . In questo – aggiunge l’esponente della Margherita -  non si può che essere d’accordo col presidente Callipo.   Infatti,  proprio per dare una sterzata ad uno status quo amministrativo    spesso contrario agli interessi generali,   abbiamo intenzione di    approvare, venerdì prossimo in Consiglio regionale,  una specifica legge proposta dalla Giunta regionale.  Si tratta di una prima iniziativa legislativa,  cui ne seguiranno altre   più organiche e complessive,   che ha come obiettivo  di restituire dignità all’Istituzione regionale,   di assegnare alla burocrazia il suo ruolo più confacente e   ridare alla politica il primato che le compete in una società democratica”.
 Conclude Sculo: “ L’altro tema, su cui io personalmente, anche per la mia provenienza sindacale, concordo con Callipo, è l’urgenza di istituzionalizzare, attivare   e far funzionare la concertazione tra politica e forze sociali. Nel lontano 1990 proposi, nella qualità di segretario della Cisl calabrese, di dare alla Calabria uno strumento regionale simile al Cnel, ma allora forse i tempi erano prematuri. Oggi, grazie anche agli sforzi del sindacato, una grande conquista come  il Crel ( Comitato regionale per l’economia ed il lavoro)  è prevista nello Statuto regionale. Adesso, pertanto, non ci  rimane che legiferare, naturalmente     in un processo che deve avere quale soggetto propulsore  anzitutto il Consiglio regionale e le sue  Commissioni, poiché lo scopo è quello di mettere assieme -  proprio su questo tema -  i soggetti della rappresentanza sociale  con l’Istituzione Regione,  affinché lo strumento che predisporremo sia corrispondente alle esigenze della Calabria “

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