20 marzo 2006    

La presidente delle “Pari Opportunità”: «Un Piano straordinario per il lavoro delle donne» (di Luisa Lombardo)


Quello della disoccupazione femminile è un altro triste primato della Calabria che registra in Europa il più alto tasso percentuale. I dati, anche in questo caso, parlano con la forza della loro evidenza e sono espressione di una “emergenza” che è sì nazionale, ma che, ha pesanti ripercussioni, soprattutto in quelle zone del Paese caratterizzate da un’endemica carenza occupazionale. In una recente indagine, l’Italia risulta infatti, fra le regioni dell’Unione Europea,Antonia Lanucara Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità ultima in classifica per occupazione delle donne. Ma se, da un lato, sono ancora troppo ampie tra gli Stati membri, le differenze nel tasso di occupazione femminile, il nostro Paese è fanalino di coda nella classifica europea anche sul versante dell’occupazione maschile. Nell’ultimo secolo, le donne hanno vinto tante battaglie e grazie alla loro professionalità ed alla loro adattabilità, sono riuscite a ritagliarsi molti spazi nel mondo del lavoro. La nuova occupazione femminile si concentra maggiormente nel lavoro dipendente e, in particolare, nel part time. Quanto ai settori che assorbono la maggior parte dell’occupazione femminile ci sono i servizi. Ma c’è un indicatore preciso che non bisogna né perdere di vista né sottovalutare: le donne rimangono ancora lontane dalle stanze dei bottoni e sono spesso costrette ad accontentarsi di lavori di basso rango, caratterizzati da uno scarso livello di professionalità.
Fin dal suo insediamento, la Commissione regionale per le Pari Opportunità, presieduta da Antonia Lanucara, ha posto come tema centrale del suo impegno, il problema della disoccupazione femminile. La presidente della Commissione, in una intervista, ha assicurato che, secondo quanto è in potere della Commissione, verso il lavoro delle donne in Calabria ci sarà un’attenzione straordinaria con un piano specifico che possa aggredire tutte le criticità.
Un piano straordinario per il lavoro femminile in Calabria è un progetto ambizioso. Come sarà strutturato?
“Intendiamo metter in atto politiche di sostegno, supporto ed accompagnamento alle donne. L’obiettivo, oggi, è quello di costruire una ‘rete’ capace di mettere in raccordo le donne impegnate in politica, nei sindacati, nelle Università, nell’industria e in ogni altro settore preposto allo sviluppo della regione, ivi compresa la Pubblica Amministrazione. In questa direzione, la Commissione da me presieduta, ha avviato un fitto programma di audizioni per interpellare e coinvolgere  tutte le donne, che, a vario titolo e con il bagaglio della loro formazione ed esperienza, potranno contribuire alla redazione di un piano per il lavoro in grado di rappresentare ed esprimere la voce delle donne, un piano che possa essere efficace sul versante delle politiche occupazionali. Abbiamo già incontrato le rappresentanti dirigenti sindacali provinciali e regionali, l’Assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Antonino De Gaetano e le rappresentanti degli organismi di Pari Opportunità delle Province e dei cinque Comuni capoluogo calabresi.
La promozione di politiche per il lavoro femminile in Calabria rientra tra gli impegni programmatici della Commissione di P.O., da realizzarsi nel lungo periodo. Ecco, quali azioni ed interventi la Commissione intende metter in campo, per aggredire l’emergenza disoccupazione femminile?
Lavori della Commissione per  Pari Opportunità“Per realizzare i diritti delle donne non basta la convegnistica ma ci vuole un piano concreto destinato a cambiare il volto lavorativo della Calabria. Lavoro, servizi e formazione continua sono, per noi, punti irrinunciabili di questo ambizioso progetto. E’ nostra intenzione infatti batterci per la creazione di Comitati di Pari Opportunità in tutti gli enti locali e nelle aziende con più di 30 dipendenti. Ovviamente, la ‘rete’ a cui pensiamo è una rete la cui sede è quella offerta dalla Commissione di parità. Sappiamo che la politica istituzionale calabrese guarda alle popolazioni e dunque alle donne che oggi rappresentano il tasso più alto di disoccupazione d’Europa. Il nostro intendimento è quello di suscitare un interesse corale di tutte le donne calabresi disoccupate che oggi stanno perdendo la speranza della loro realizzazione umana. La risorsa-donna è fondamentale per la Calabria e per l’Europa. Il Por Calabria deve diventare un ‘luogo’ leggibile ed accessibile, che permetta di costruire progetti utili che abbiano ricadute concrete e positive. Si tratta dunque di mettere in campo la creatività femminile nei luoghi preposti alla politica istituzionale”.
In che termini la Commissione di Parità interagirà con gli altri soggetti dotati di poteri decisionali e con l’associazionismo?
 “La Commissione si relazionerà in maniera permanente sia con il Consiglio regionale che con le sue articolazioni, nonché con il presidente della Giunta, Loiero, al fine di concretizzare politiche economiche capaci di guardare ad entrambi i sessi e che, nel privilegiare una forte rete di servizi sociali per la famiglia, consenta alla stessa di diventare un nucleo nel quale si sviluppino gli affetti e le opportunità di lavoro per le donne e per gli uomini. Una formazione continua per le donne, così come è richiesto dall’Europa, sarà possibile solo se si libererà la risorsa-donna dai compiti tradizionali che la vedono ancora soggetto reggente della famiglia. La Commissione di parità interloquirà, in maniera positiva e visibile, con tutte le Istituzioni per colmare quel gap che vede fuori dai luoghi delle decisioni - e non solo nel campo lavorativo - la risorsa-donna. Per intraprendere e avviare positivamente azioni concrete per la promozione dell’occupazione femminile in Calabria, la Commissione regionale per le Pari Opportunità si terrà in costante relazione anche con l’Assessorato regionale alla Formazione e al Lavoro. L’assessore al ramo, De Gaetano, ha informato la Commissione circa le iniziative che il suo assessorato sta realizzando, ‘con particolare riguardo all’occupazione femminile e all’occupazione delle donne ‘over 40’’. De Gaetano inoltre ha manifestato ‘l’interesse e l’intenzione di interagire con la Commissione di parità per la formulazione dei relativi bandi’. All’incontro si è discusso anche della Legge 215/92 Azioni positive per l’imprenditoria femminile in virtù della quale ‘è stato già pubblicato il nuovo bando che scadrà il prossimo 17 marzo’.
La Commissione per le Pari Opportunità intende promuovere a livello regionale l’iniziativa imprenditoriale femminile, convinta delle grandi potenzialità delle donne calabresi anche in questo settore. La legge 215, diretta a promuovere l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell’attività economica e imprenditoriale, si rivolge alle imprese a prevalente partecipazione femminile. I programmi di investimento possono riguardare: l’avvio di attività imprenditoriali; l’acquisto di attività preesistenti; la realizzazione di progetti aziendali innovativi; e l’acquisizione di servizi reali. I settori d’investimento sono quelli dell’agricoltura, del manifatturiero e assimilati, del commercio, del turismo e dei servizi. La Legge 215  oltre che strumento di crescita economica e imprenditoriale, è lo strumento di affermazione della donna nel mercato del lavoro e quindi, in quello dei poteri. Per le donne calabresi pertanto non è solo una grande opportunità economica ma è anche occasione per un’affermazione della propria dignità. In una frase, le donne che lavorano, le donne che decidono.  
Tra le iniziative in cantiere,  volte a promuovere azioni incisive ed efficaci per l’occupazione femminile in Calabria, la Commissione regionale per le Pari Opportunità, sta lavorando tra l’altro alla definizione di un bando rivolto a tutte le donne calabresi per incentivare nuove iniziative imprenditoriali capaci di far emergere la sensibilità e la creatività del mondo femminile. Sono in fase di definizione i campi d’intervento intorno ai quali sviluppare idee progettuali che possano avere una positiva ricaduta occupazionale ed in termini di sviluppo complessivo del territorio. Il bando di interesse sarà ultimato a breve ed è rivolto alle associazioni di categoria, alle cooperative, alle società onlus, alle associazioni femminili, ai sindacati e alle imprese private. Come Commissione per le Pari Opportunità ci impegneremo affinché nella finanziaria nazionale 2007, sia previsto un apposito capitolo di bilancio destinato al piano straordinario per l’occupazione femminile in Calabria”.
Dopo la riunione con le rappresentanze femminili dei Sindacati e degli organismi di Pari Opportunità degli Enti Locali, a breve, la Commissione, si relazionerà anche con le rappresentanze femminili di “Sviluppo Italia”, delle Associazioni industriali, delle Camere di Commercio, delle Università e degli Ordini Professionali”.
 

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