24 febbraio 2006    

Racco (Nuovo Psi): «Senza politica si indebolisce la democrazia»


“Fatti politici e scelte amministrative istituzionali regionali registrati in queste ultime settimane rivelano il grave deficit di sinergia e di condivisione tra il livello politico ed il livello amministrativo in relazione all’assunzione di provvedimenti che afferiscono non certo ad atti di piccola ordinarietà ma a decisioni di estrema rilevanza per il futuro della popolazione calabrese ed in specie per la tutela della salute per la quale, come è stato rilevato, si sfugge alle norme del P.S. 2004/2006”.

Luciano Racco capogruppo Nuovo PsiE’ quanto afferma il capogruppo del Nuovo Psi, Luciano Racco, che aggiunge:  “Vi sarà pure qualche problema se le critiche provengono non solo dall’opposizione ma anche dalla stessa maggioranza ed ancor di più dalle parti sociali quali la CSL, il sindacato ‘ideologicamente più vicino al Presidente’.

Ancora Racco: “Non volendo rimarcare le contestazioni da me già espresse, non già per campanilismo, in sintonia con altri rappresentanti in merito al Porto di Gioia Tauro e al servizio di elisoccorso a Locri e Cosenza, non posso non evidenziare che l’insieme dei provvedimenti vanno ricondotti alla scelta di non fare i conti con la politica e quindi con la rappresentanza legittima e democratica dei bisogni e delle necessità che i cittadini in toto e i territori nello specifico manifestano perché le Istituzioni le realizzino”.

“Quel che manca- aggiunge Racco- è il sentire politico e sarebbe utile indirizzare le riflessioni e il dibattito nella direzione di un’autocritica e, in ogni caso, della considerazione dialettica propria della funzione della politica. Così come, sarebbe opportuno che gli Enti rendessero agevole e trasparente anche per gli addetti ai lavori la diffusione e la conoscenza degli atti che spesso costringe a indagini impegnative. E forse si riuscirebbe a comprendere meglio quali siano i termini di ‘un’opera di bonifica senza precedenti’ di cui parla il Presidente Loiero”.Una seduta del Consiglio regionale della Calabria

Racco prosegue così: “Puntare sull’apporto dei tecnici è comprensibile ma agire secondo l’esclusivo criterio delle «esigenze tecniche» come affermato dall’assessore Lo Moro, determina l’abbandono della politica e lo svuotamento della democrazia .

Un tale atteggiamento non aiuta a far crescere una classe dirigente che sia in grado di lavorare per esaltare le caratteristiche e le specificità dei territori, non aiuta a creare un tessuto connettivo che consenta di entrare in sintonia per portare a soluzione annosi problemi e ancor di più non risponde alle aspettative della gente”.

“Ed è proprio su questo - conclude Racco - che le forze politiche dovranno interrogarsi ed aprire il dibattito”.

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