15 febbraio 2006    

Tutti gli obiettivi di Progetto Donna (di Cristina Cortese)


Come dare valore e visibilità al pensiero e alle attività delle donne calabresi? Una risposta, in questa direzione, che valorizza la soggettività politica delle donne calabresi, sostiene i diritti, evidenzia i bisogni,  promuove i percorsi di libertà, viene dal “Progetto Donna”, istituito con legge regionale 19 aprile 1995, n.22. Presidenza della Commissione Pari Opportunità
Il Progetto Donna esplica la sua azione in più campi: diffonde informazioni, elabora progetti e propone agli organismi competenti l’erogazione di contributi per la realizzazione di studi, ricerche, attività di servizio sulle condizioni di vita e di lavoro, sul nesso produzione-riproduzione, sulla salute, la sessualità e la violenza, sui percorsi di libertà delle donne calabresi.
Il Progetto Donna si avvale, per l’espletamento delle proprie attività, del Coordinamento regionale, che ha funzioni di progettazione, proposta politica e programmazione. Il coordinamento, infatti, elabora annualmente un programma di attività da finanziare e propone progetti e programmi da finanziare con fondi regionali, nazionali e comunitari, previsti in bilancio. Un supporto all’azione del coordinamento regionale, è rappresentato dalla Consulta delle associazioni femminili calabresi a carattere regionale che viene sentita almeno una volta l’anno.
Tra gli obiettivi che persegue il progetto Donna è valorizzare e sostenere le associazioni femminili calabresi, raccordando i loro progetti con l’istituzione regionale. In particolare, dalle associazioni femminili calabresi assume esigenze, progetti, attività, che vengono sottoposte all’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale; dal Consiglio regionale e dai vari assessorati assume informazioni su leggi e provvedimenti regionali, nazionali, comunitari, portate all’attenzione delle associazioni femminili calabresi. Ancora, il progetto Donna propone agli organismi regionali competenti priorità e modalità di contribuzioni alle associazioni femminili che operano in ambito regionale in accordo con le finalità proprie della legge.
La coordinatrice del suddetto organismo è designata dal Consiglio regionale.

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