15 febbraio 2006    

Chiarella (Liberaldemocratici): «Disciplinare la medicina non convenzionale»


“Il dato statistico che attesta in Calabria – come nel resto del Paese - la crescita esponenziale del numero di persone che ricorrono alla ‘medicina non convenzionale’ e degli operatori che si occupano di medicina alternativa, deve spingere il legislatore regionale a disciplinare al più presto e compiutamente l’intero settore”. E’ quantoEgidio Chiarella (Liberaldemocratici) sostiene il consigliere regionale, Egidio Chiarella (gruppo misto - componente liberaldemocratica), che ha presentato un progetto di legge in materia, “con l’obiettivo di promuovere la libertà di scelta terapeutica e di garantire la qualità delle prestazioni prevedendo una adeguata formazione e qualificazione professionale degli operatori e riconoscendo le discipline e le scuole abilitate ad emettere titoli validi e spendibili in questo delicato ambito”. “Come è noto – spiega Chiarella - per ‘medicina non convenzionale’ s’intendono tutte le discipline e le metodologie che considerano la persona come unità somatopsichica, nella sua totalità di corpo-mente-emozioni e spirito. Secondo queste discipline, i quattro livelli fondamentali dell'uomo (fisico - emozionale - mentale e spirituale), sono profondamente collegati fra loro e l'armonia tra di essi è responsabile dello stato di benessere dell'uomo. Le metodiche che trattano l'uomo secondo questa visione – evidenzia Chiarella - non prevedono un intervento a livello sintomatico e meccanicistico sulla persona, ma operano su questi vari livelli per ripristinare quelle funzioni che permettono all'organismo di ritrovare il suo equilibrio e permettono all'uomo di ritrovare l'armonia con se stesso e con l'ambiente circostante”. Secondo Chiarella “il ricorso a queste metodologie, integrate alla medicina convenzionale, può solo portare profondi benefici al sistema salute nel suo complesso. La medicina non convenzionale, infatti, non si contrappone alla medicina tradizionale ma si integra con essa, sia nella fase diagnostica che nella terapia, considerando le malattie o anche le condizioni di non salute da un diverso punto di vista, che deriva dalle comuni conoscenze scientifiche ma che viene poco utilizzato dalla scienza tradizionale”.
Palazzo «Campanella»”E’ necessario quindi – prosegue l’esponente dei liberaldemocratici - procedere al censimento ed alla valorizzazione della complementarietà delle discipline di medicina non convenzionale ed all'attuazione di un idoneo coordinamento di tali metodiche con quelle tradizionali. La normazione della medicina non convenzionale consentirà di realizzare una maggiore tutela e garanzia del cittadino, che potrà così, in modo diretto e trasparente, rivolgersi a medici e naturopati ufficialmente riconosciuti, oltre ad utilizzare prodotti rispondenti agli indispensabili requisiti di sicurezza”. Per Chiarella inoltre “l'introduzione nei prontuari regionali dei prodotti di medicina non convenzionale (MNC) e l'autorizzazione delle relative terapie (NC) potrà contribuire ad una consistente riduzione della spesa farmaceutica a favore del Sistema sanitario nazionale, non solo per l’economicità dei prodotti e dei cicli di terapia, ma soprattutto perché ancora a totale carico dei cittadini. Con la presente proposta di legge si intende procedere in tal senso attraverso una chiara regolamentazione di questo settore, mediante l’ufficializzazione e la promozione delle discipline annesse e delle metodologie e professionalità ad esso collegate”.

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI