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7 febbraio 2006
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Occhiuto (Udc):«A chi giova delegittimare le Istituzioni?»
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“Non si può consentire che si confondano le Istituzioni col dibattito politico ed elettorale in corso. Questo modo di fare mi preoccupa molto. Occorre , invece, molta attenzione e riflettere un po’ di più prima di agire, soprattutto quando si toccano tasti assai delicati e il risultato che si ottiene è quello di fare di tutte le erbe un fascio”.
Esprime in questi termini la propria opinione Roberto Occhiuto (Udc), vicepresidente del Consiglio regionale, a proposito dell’interrogazione (di cui la stampa ha dato notizia) del capogruppo alla Camera dell’Udc on. Luca Volontè.
“La democrazia - aggiunge Occhiuto - si fonda, anzitutto, sull’accertamento delle responsabilità personali e sulla saldezza delle Istituzioni pubbliche, nazionali e regionali. Non giova a nessuno delegittimare le Istituzioni; se poi lo si fa in maniera generica, senza neanche il supporto di elementi concreti e persino tralasciando la puntualizzazione del procuratore antimafia dottor Grasso circa l’episodio specifico indicato dall’on. Volontè, allora si commette solo un errore”.
“Ciò non vuol dire che si vogliano negare, o sottovalutare inchieste in atto ma - spiega l’esponente dell’Udc - ogni inchiesta ha una sua dinamica democratica che tutti abbiamo il dovere di salvaguardare e su cui le parole conclusive spettano alla magistratura cui noi possiamo chiedere soltanto di fare chiarezza nel più breve tempo possibile.”
Conclude Occhiuto : “La Calabria, come dimostra l’assassinio del vicepresidente Fortugno, è una regione che aggiunge, soprattutto in questi ultimi tempi, alla sua debolezza economica una debolezza storica del proprio sistema democratico, ma non è gettando fango sulle Istituzioni che le si consente di uscire dal buio o di rilanciare le ragioni della società civile arginando la recrudescenza del crimine organizzato”.
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