7 febbraio 2006    

Occhiuto (Udc): «Un'authority per gli immobili regionali»


“Spesso si  lanciano proclami, o si parla  astrattamente di sviluppo, senza rendersi neppure conto della  ricchezza di cui si dispone  e da cui occorre, se si vuole essere seri, prender le mosse”. E’ quanto afferma Roberto Occhiuto (Udc), vicepresidente del Consiglio regionale, che aggiunge: “L’indagine sul patrimonio immobiliare della Regione,  che vede in prima fila la Corte dei Conti, è apprezzabile. Compiere un monitoraggio  del patrimonio regionale, cosi che si comprende quali immobili  sono  occupati abusivamente o addirittura in mano alla criminalità organizzata, è un’azione di per sé virtuosa. Ma essa - Il vicepresidente del Consiglio regionale  Roberto Occhiuto (Udc) puntualizza Occhiuto -  non va disgiunta dall’esigenza della valorizzazione  del patrimonio regionale  che è un compito, altrettanto importante, cui la politica non può più rinunciare”.
Argomenta l’esponente dell’Udc: “Avendo piena consapevolezza delle grandi potenzialità che possiamo mettere a frutto, ho presentato, ed è all’ordine del giorno della II Commissione, un progetto di legge,  a settembre dello scorso anno, che,  mediante la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione, potrà  facilitare l’accesso al credito delle imprese calabresi e, quindi, sostenere lo sviluppo della Calabria”.
Ad avviso di Occhiuto: “Da un lato,  occorre assolutamente colmare una lacuna vistosa,  come la ricognizione minuziosa degli immobili di cui la Regione è proprietaria,  che rappresenta la riprova di un Ente pubblico che non conosce se stesso.  Dall’altro, senza più  indugiare e  qualificando cosi  anche la funzione legislativa del Consiglio, è necessario rendere produttivo il patrimonio immobiliare   non in senso generico,  bensì vincolando gli utili    alla crescita del sistema produttivo calabrese.  Tutto ciò, vista la enorme portata del problema,  potrà essere realizzato meglio attraverso l’istituzione di una specifica Authority per il patrimonio che, per terzietà ed autorevolezza, garantirà i processi di massimizzazione dei proventi che si conseguiranno dalla oculata gestione degli immobili regionali” .
Per  il Vicepresidente del Consiglio regionale: “Il progetto di legge  ha un duplice obiettivo che, vista l’urgenza di svecchiare il sistema-Regione e di  accentuare la competitività delle imprese calabresi, non può più essere rinviato: a)  realizzare una concentrazione gestionale e l’ottimizzazione manageriale ed amministrativa  del patrimonio regionale; b)  creare un fondo per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese calabresi che denunciano difficoltà di autofinanziarsi attraverso il sistema bancario alle stesse condizioni praticate nel resto del Paese e che, dopo gli accordi di Basilea sui criteri per l’erogazione del credito, vedranno accentuate le difficoltà”.   
Conclude Occhiuto: “Noto con piacere che, da qualche tempo, l’informazione ha acceso i riflettori sugli immobili regionali, mi  auguro adesso che la Commissione e l’Aula  approvino la legge.  A chi dovesse eccepire,  magari con l’intenzione di ritardare questa operazione verità   sulla quantità e qualità del patrimonio regionale, che la legge abbisogna di  finanziamenti per funzionare, risponderei che  qui si ha il primo caso, nella storia della Regione, di una legge che autofinanzia attraverso  i proventi derivanti dalla gestione immobiliare”.     

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