1 febbraio 2006    

Nucera (Udc): «Partito della sanità? Fuori i nomi!»


"Invito il Presidente del consiglio regionale, Giuseppe Bova, a convocare con estrema

sollecitudine una riunione urgente dell'Assise affinché i colleghi Maiolo e Naccari, alfieri della Margherita, possano riferire con nomi, cognomi ed indirizzi dei soci fondatori e

sostenitori del 'partito' di cui denunciano l'esistenza". E' quanto chiede il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Giovanni Nucera, circa una denuncia dei consiglieri Maiolo e Naccari relativa all'esistenza di un "partito della sanità calabrese".Il consigliere regionale Udc Giovanni Nucera

"Tanto è dovuto - ha aggiunto Nucera - non solo ai calabresi onesti, cui i due si richiamano, ma soprattutto alle nostre coscienze di uomini liberi che non dimenticano mai di vivere la politica come servizio e non come strumento di consolidamento di poteri più o meno occulti od espliciti.


Se poi invece, tutto dovesse risolversi in un pretesto per alimentare artificiosamente la polemica politica, avremmo, per l'ennesima volta, chiaro che questa maggioranza ha fallito prima ancora di iniziare tradendo, clamorosamente, la fiducia e le attese della Calabria e dei Calabresi".

"La resa dei conti nel centrosinistra - ha proseguito - ci sorprende quotidianamente con argomentazioni stupefacenti fino a postulare, a firma degli autorevoli colleghi consiglieri Maiolo e Naccari, l'esistenza di un, non meglio definito, "partito della sanità calabrese", formato da calabresi che "poco o nulla hanno a che fare con la Calabria e che nulla hanno a che fare con la Calabria degli onesti", nei confronti del quale il Presidente Loiero non avrebbe opposto la necessaria discontinuità rispetto alla gestione Chiaravalloti. Intanto diciamo subito che, per quel che mi riguarda personalmente, nella mia qualità di capogruppo dell'Udc, nella passata legislatura regionale come nell'attuale, non mi sento complice inconsapevole o sostenitore ignaro di interessi occulti riconducibili al fantomatico 'partito della Sanita'' del quale

ignoravo e continuo ad ignorare l'esistenza ed al quale mai mi sono iscritto e mai mi iscriverò, anzi rivendico con orgoglio l'importante azione di ammodernamento, di razionalizzazione e di ottimizzazione operata nel settore della Sanità nella precedente gestione che tanti ottimi provvedimenti, condivisi all'unanimità in consiglio (Collegato alla Sanità 2002, 2003 e 2004) ha prodotto".

Palazzo Campanella a Reggio - Sede del Consiglio regionale della CalabriaIl capogruppo dell'Udc evidenzia inoltre che "la denuncia cifrata dei colleghi Maiolo e Naccari, oltre a ribadire l'alto livello di conflittualità maturato nel centrosinistra e nella

Margherita in particolare, stendono un ombra sinistra sulla nostra Regione, lasciando intendere ma non dicendo, insinuando ma non affermando e contribuendo così al perverso gioco delle cose non dette che inquina il clima e la storia della nostra

terra. Se Maiolo e Naccari sanno, dicano in maniera chiara perché questa terra ha bisogno di chiarezza e di verità.

A maggior ragione all'indomani del delitto Fortugno che gli investigatori hanno più volte ricondotto a piste legate al mondo degli interessi nella sanità".

"Quali sono - ha concluso - questi interessi ? Chi li sollecita ? Chi vi si oppone ? E quanti dirigenti di partito sia a livello locale che nazionale, ne sono a conoscenza ? Domande inquietanti che meritano risposte chiare e non argomentazioni cifrate. Chi sa parli nelle aule deputate: in Consiglio regionale e nei tribunali".

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