31 gennaio 2006    

Un modo nuovo di coniugare politica e scuola (di Cristina Cortese)


Gli studenti della Consulta provinciale di Reggio nell'Auditorium «Nicola Calipari»


Nasce alla luce del sole con questa caratterizzazione: l’impegno assunto diventa verificabile nel tempo. Con queste parole, il presidente, Giuseppe Bova presenta il patto tra il Consiglio regionale e l’Ufficio scolastico regionale, con cui i giovani studenti della nostra terra diventano legislatori regionali. La freschezza delle loro idee, la creatività nel guardare il mondo con anima nuda, si arricchisce della prerogativa tipica di ogni consigliere regionale, ovvero di poter ideare progetti di leggi che, trasmessi dall’Ufficio di Presidenza alle Commissioni competenti, concretizzino il loro sentire in materia di legalità, sicurezza e sviluppo, e, più in generale, nei settori dove è più forte l’esigenza di cambiare lo stato delle cose.
Nel salone “Calipari”, il momento diventa solenne quando il Presidente Bova e il direttore Francesco Mercurio appongono la loro firma sul protocollo d’intesa mentre tutto il mondo calabrese giovanile (da ogni provincia una rappresentanza della Consulta degli studenti è collegata in video conferenza), è lì con loro e con i colleghi reggini, rappresentati da Martino Stalteri, presidente della Consulta provinciale di Reggio, tutti partecipi del momento sublime. Dopo Forever, ecco un’altra occasione in cui lo spazio di partecipazione democratico, nel rispetto delle regole, si offre alle giovani forze vive della nostra società. Da Palazzo Nieddu di Locri al Salone Calipari di Palazzo Campanella: sempre i giovani protagonisti e sempre con un protocollo d’intesa che mette nero su bianco le nuove opportunità che l’Assemblea legislativa sente di garantire, “perchè – ha rilanciato Bova- i nostri giovani possano soddisfare l’ansia del loro futuro e di come costruirlo”; perché, ancora, “alla modernità tecnologica corrisponda un’altra realtà, vitale, aperta, coesa, in cui le ansie, i progetti degli studenti, che da adesso possono diventare regole su tutte le questioni della vita sociale, a cominciare da quelle che li riguardano direttamente, rappresentino una tappa rilevante del cammino difficile della proposta  giovanile che si trova accanto il Consiglio regionale in ogni sua componente”.
A stimolare il senso civico dei ragazzi, anche il contributo di Guido Leone, responsabile del Csa e del direttore Mercurio che, rivolgendosi ai giovani, li ha definiti “gli anticorpi capaci di contrastare il cancro dell’illegalità e della criminalità”. E il giorno della memoria non poteva passare inosservato. Lo ha ricordato il capo di gabinetto del presidente Bova, avvocato Giuseppe Strangio che, donando a ciascun ragazzo lo zainetto della pace, contenente una copia della dichiarazione dei diritti dell’uomo, della Costituzione, dello Statuto regionale, ha ribadito il simbolo della partecipazione del Consiglio regionale alla marcia della pace Perugia-Assisi: “Questo zaino ha uno slogan, ‘portiamoci in spalla i problemi del mondo’- ha detto Strangio- e offrendovelo, è come se ognuno di voi desse il proprio contributo a risolverli”.  
 


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