31 gennaio 2006    

Giovani legislatori per la Calabria (di Giuseppe Bova*)


“D’ora in poi le idee, le ansie, i progetti degli studenti potranno diventare regole su tutte le questioni della vita sociale, a cominciare da quelle che riguardano direttamente i giovani. Questo è il patto che abbiamo stipulato, firmando il protocollo d’intesa tra Consiglio regionale della Calabria e Ufficio scolastico regionale.
La stretta di mano tra il Presidente Giuseppe Bova ed il Direttore scolastico regionale Francesco MercurioSu temi quali legalità, sicurezza, sviluppo, potremo ragionare e lavorare insieme, correggere, innovare. Alla modernità tecnologica rappresentata dai collegamenti in videoconferenza vogliamo aggiungerne un’altra, vitale, che contribuisca a creare una Calabria aperta, coesa, unita e ansiosa di costruire il suo futuro come vogliono proprio questi studenti.Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe BOVA
La Calabria ha una bellezza impareggiabile, ma al tempo stesso problemi fortissimi, a cominciare dall’oppressione criminale. Quella della mafia è una sfida, una guerra, come quella terribile che si ricorda oggi, nel giorno della Shoah: parola che significa dominio, distruzione.
Noi però dobbiamo affrontare un nemico che parla la nostra stessa lingua, che ha la nostra faccia, che vive nelle nostre città e che all'apparenza è uno di noi: ecco perché questa guerra è ancora più difficile.
Dopo i giorni della protesta e della rabbia, scaturite dall’uccisione del Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, oggi gli studenti calabresi cominciano il cammino difficile della proposta. Lo intraprendono avendo accanto il Consiglio regionale in ogni sua componente. Con questo spirito inizia un progetto con cui, giorno dopo giorno, potremo dire: "La Calabria siamo noi".
 Ma non cambierà nulla senza l'aiuto e la solidarietà reciproca. Non cambierà nulla senza un forte senso di sé, senza la dignità che abbiamo e senza il nostro insopprimibile bisogno di libertà. Non cambierà nulla, soprattutto, senza la conoscenza. Ecco perché abbiamo scelto come simbolo del Consiglio regionale Tommaso Campanella, che vogliamo si umanizzi in ciascuno dei ragazzi e delle ragazze calabresi: il patto di oggi non lo onoreremo solo con l'Ufficio scolastico regionale o con gli organismi come la Consulta, ma è un impegno che assumiamo con ogni studente e ogni studentessa della nostra regione”.

* Presidente Consiglio regionale Calabria

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