25 gennaio 2006    

Da Bruxelles buone notizie per la Calabria (di Luisa Lombardo)



L'ingresso principale di Palazzo Campanella sede del consiglio regionale della Calabria


Nelle nuove prospettive finanziarie Ue 2007-2013, le regioni del Mezzogiorno che resteranno nell'ex obiettivo 1 (trasformato ora in obiettivo convergenza), potranno contare su un incremento del 12% delle risorse a disposizione, rispetto ai sette anni precedenti. La notizia giunge da Bruxelles. L’esito del negoziato è il seguente: 828 milioni per le regioni del Sud (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), 111 milioni per la Basilicata e 251 per la Sardegna, (entrambe uscite dall’ex obiettivo 1, la prima per effetto statistico dell’allargamento e la seconda per crescita effettiva), 210 per l’obiettivo 2, cioè per le regioni del Centro-nord.
Cambia quindi la geografia europea degli aiuti regionali (sia rispetto ai territori “agevolabili” che in termini di consistenza degli aiuti), che discende dal nuovo assetto dell’Europa a 25 (dal 2007 a 27). L’apertura dell’Europa ai Paesi dell’Est, ha infatti determinato una ridistribuzione degli aiuti dalle Regioni più ricche a quelle più povere. Per l’Italia, ad esempio, confrontando la Carta degli aiuti del periodo 2000/2006 con quella attuale, si registra la riclassificazione dei territori del Sud con una concreta riduzione degli aiuti per la Basilicata e per tutti gli altri territori delle Regioni del Centro-nord.  
Calabria, Campania, Sicilia e Puglia sono le regioni in cui il Pil pro capite non supera il 75% della media dell’Ue.
Dal quadro completo, area per area, emerge che Calabria, Campania, Sicilia, Puglia potranno ottenere un'assegnazione maggiore degli anni precedenti, in quanto, (in base all’art. 87, paragrafo 3, punto a), il loro tenore di vita è considerato anormalmente basso oppure perché si è in presenza di una grave forma di sottoccupazione.
Diversamente per le regioni italiane del centro-nord che vedranno una riduzione complessiva delle loro assegnazioni di fondi comunitari, anche se in parte compensata dalla quota aggiuntiva di cui l'Italia potrà beneficiare per lo sviluppo rurale (500 milioni di euro).
Ora che la Commissione Europea ha stilato e approvato per il periodo 2007/2013, i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, la parola passa alle autorità nazionali per la negoziazione della Carta nazionale degli aiuti. A loro volta, le Regioni, sono chiamate, in cooperazione  con le associazioni di categoria, a definire, al più presto, la mappa regionale degli aiuti per ottenere entro la fine del 2006, l’approvazione da parte della Commissione Ue. Le Regioni che possono beneficiare degli aiuti all’investimento iniziale  creeranno, la mappa delle aree agevolabili. Tale mappa costituirà, in linea di massima, la base per le politiche di sostegno di tutto il periodo 2007/2013. Entro il 2006, l’Italia dovrà notificare un’unica Carta che ricomprenderà tutti i territori agevolabili. La Commissione quindi esaminerà la Carta che gli è stata notificata per verificare la corrispondenza di quanto in essa indicato con le linee guida ora disponibili e provvederà alla pubblicazione contestuale, entro il 31 dicembre 2006, delle Carte di tutti gli Stati membri e dei nuovi orientamenti. Nessun aiuto potrà essere autorizzato, dopo  il 1° gennaio 2007, se non in linea con gli orientamenti e le carte ufficialmente pubblicate.


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