25 gennaio 2006    

«Campanella in Consiglio: una pagina nuova» (di Giuseppe Bova*)


L'intervento del Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova in occasione della scopertura del dipinto dedicato a Tommaso Campanella e per l'inaugurazione dell'Anno consiliare 2006



Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe BovaSignor Presidente della Giunta, parlamentari, consiglieri, autorità, signore e signori.
Nel darvi il benvenuto voglio ringraziarvi per l’onore che ci avete dato accogliendo il nostro invito di partecipazione all’inaugurazione dell’Anno consiliare. E’ un’iniziativa senza precedenti; davvero inedita; l’abbiamo voluta fare per esprimere anche così, in forma solenne, il nostro ripudio di ogni violenza, a partire da quella ‘ndranghetista, che avvertiamo come un macigno, come un’oppressione insopportabile nella vicenda civile e democratica della nostra regione.
L’abbiamo voluto fare per onorare anche così la memoria del nostro amico, del nostro collega Franco Fortugno, assassinato lo scorso 16 ottobre, da mano mafiosa, a Locri.
L’occasione viene data dalla scopertura di un dipinto, di grandi dimensioni, che raffigura Tommaso Campanella, giovane, immaginato nel momento in cui pensa e vuole agire contro il dominatore spagnolo, l’oppressore straniero. Perché è a lui che, per volontà della comunità calabrese, è intitolato il palazzo dell’Assemblea legislativa regionale.
Così il filosofo di Stilo, lo straordinario pensatore di quattro secoli fa, ha un volto, un’espressione, si materializza fisicamente. Non è più solo l’autore de “La città del sole”, ma il calabrese, dai fermi principi morali, animato da una fortissima passione civile, che incita a liberarsi da “tirannide, sofismi, ipocrisia”.
L’opera è il frutto della ricerca, della creatività e del lavoro di un vero artista, un talento della nostra terra, Andrea Valere, che è qui accanto a me e che ringrazio sentitamente ancora una volta.
Il dipinto raffigurante Tommaso Campanella da giovane all'entrata del Consiglio regionale della Calabria


Campanella così non è solo una grande personalità del passato ma l’orizzonte cui tendere: come vorremmo diventare, imparare ad essere, cittadini di una Calabria che faccia della conoscenza e di un forte senso di sé la ricchezza del suo futuro; come elementi fondanti per rifiutare ed escludere la mafia e avviare uno sviluppo partecipato e sostenibile della Calabria, per questa via davvero parte non marginale dell’Italia e dell’Europa.
Da questo punto di vista niente è in grado di stimolare l’animo e la mente, nessun linguaggio è più universale, profondo, immediato di quello musicale.
Abbiamo chiamato per questo le professionalità e i talenti calabresi e dell’area dello Stretto che compongono l’orchestra filarmonica “Francesco Cilea”. A dirigerli sarà il giovane, ma già bravissimo e affermato, direttore Gian Rosario Presutti.
Ora siamo qui, tutti assieme: Assemblea regionale, forze vive della società e delle istituzioni reggine, calabresi, nazionali ed europee per rimarcare la coesione, la volontà di conoscere e di fare per far risalire la china e affermare il bene comune.
Di nuovo benvenuti e grazie, grazie di cuore.


* Presidente Consiglio regionale Calabria
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