10 gennaio 2006    

Dopo le polemiche, il Bilancio 2006 è approvato (di Filippo Diano)


Disco verde al Bilancio 2006.
Con i soli voti della maggioranza di centrosinistra, l’Assemblea legislativa ha approvato il Bilancio di previsione 2006 della Regione. Il 29 dicembre scorso, rompendo una consolidata tradizione negativa, il Consiglio regionale ha dato il via, in tempi utili, alla manovra finanziaria, al Documento di programmazione ed al Bilancio pluriennale 2006-2008, rispondendo così ai potenziali bisogni ed alle richieste della società calabrese. Una seduta del Consiglio regionale della Calabria
Il varo del Bilancio, però, ha anche formalizzato una clamorosa rottura tra le forze politiche, con l’abbandono “aventiniano” dei lavori da parte dei gruppi dell’opposizione di centrodestra, insoddisfatti per lo scarso tempo dedicato all’analisi del Documento fondamentale. La manovra complessiva, come ha chiarito l’assessore all’Economia, Nicola Adamo, non si discosta molto dalle cifre degli anni precedenti, anche se le scelte sono qualitativamente diverse rispetto alle passate legislature. Sette miliardi di euro circa – questa l’entità del Bilancio -  di cui il 65% assorbito dalla voce “sanità”.
Il Consiglio regionale, però, alcune scelte prioritarie le ha comunque fissate: come i settanta milioni di euro (“programma d’urto”) destinati alla Locride per la realizzazione di importanti infrastrutture scolastiche, la riqualificazione dei centro storici, il potenziamento del trasporto locale, il progetto «FOREVER», il forum per la “resistenza e la verità”. Un obiettivo, questo, su cui ha molto lavorato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Bova, impegnato in prima persona in uno sforzo straordinario - fatto proprio dall’Assemblea – per sostenere i programmi di rinascita di quell’area della provincia reggina, colpita direttamente e biecamente  con l’uccisione di Franco Fortugno.
Il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto (Udc)Il presidente del gruppo di Alleanza nazionale, Alberto Sarra, in maniera icastica, ha spiegato la decisione del centrodestra di non partecipare al voto sul Bilancio. “Non si tratta di «aventino» - ha detto Sarra – ma piuttosto di idi di marzo”. Il vicepresidente del Consiglio, Roberto Occhiuto (Udc), chiarendo ulteriormente la decisione della minoranza di non partecipare ai lavori, ha parlato di “una maggioranza che sacrifica il ruolo e le prerogative del Consiglio”. Luigi Fedele (Fi), segretario-questore del Consiglio regionale, ha attaccato il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, “che pensa solo a portare avanti una politica fatta di spot a tutela della sua immagine”.    

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI