9 gennaio 2006    

Disastri nelle miniere: Bova scrive a Joe Manchin III


Dopo il disastro minerario di lunedì scorso nel West Virginia in cui hanno perso la  vita dodici persone ed una è in fin di vita, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova ha inviato una lettera di condoglianze al  Governatore  Joe Manchin III, premiato dal Consiglio regionale ad ottobre scorso ( la delegazione era guidata dal Vicepresidente Franco Fortugno) nel corso delle celebrazioni per il Columbsu Day proprio per avere contribuito a rendere pubblica la tragedia accaduta nel West Virginia ( a Monongah per l’esattezza ) nel 1907.
Ecco il testo della missiva
Il Consiglio regionale di una  terra  come la Calabria che ha visto morire, nelle miniere di tutto il mondo, moltissimi dei suoi figli emigrati in cerca di lavoro nel corso del secolo scorso,  è profondamente   vicino al dolore delle famiglie dei minatori morti nella miniera di carbone di Sago a Tallmansville nel West Virginia a cui rivolge -  tramite Lei -  le più sentite condoglianze.
Si tratta  di un segno di attenzione da parte nostra che va ben oltre le frasi di circostanza,   proprio perché si è dinanzi ad un dolore lancinante che la Calabria ha conosciuto, purtroppo, più di una volta; un dolore in parte ancora vivo in tantissimi nuclei familiari della mia regione che hanno sofferto la tragedia delle esplosioni nelle miniere.  
Ottobre 2005 Premio a Joe Manchin da Francesco FortugnoMolti  ancora ricordano, in Calabria,   il più   tragico incidente minerario per l’emigrazione italiana avvenuto a   Monongah ( villaggio minierario del West Virginia)    il 6 dicembre del 1907 nel corso del quale persero la vita tantissimi italiani e tra questi molti calabresi, perciò l’incidente che ha scosso in questi giorni gli Stati Uniti,  e lo  Stato di cui Lei è il Governatore,  suscita in noi calabresi un’emozione forte e ci induce ad esprimerLe solidarietà e vicinanza.
Capiamo, forse più di altri,  di  fronte  al ripetersi di tragedie che speravamo di esserci lasciati alle spalle,  la Sua personale sofferenza; anche perché le sue origini italiane e segnatamente calabresi (i suoi  nonni erano originari di San Giovanni in Fiore) che hanno indotto una delegazione del Consiglio regionale  guidata dal Vicepresidente Franco Fortugno, barbaramente ucciso dalla mafia  dopo il rientro dagli Stati Uniti,  ad incontrarla nel mese di ottobre del 2005 per siglare un patto di amicizia tra lo Stato del West Virginia e la Calabria, testimoniano  la Sua sensibilità umana, culturale e  sociale verso le problematiche dell’emigrazione e  le sciagure che l’hanno caratterizzata.
Le rinnoviamo, pertanto, stima e fiducia, sicuri che si prodigherà, inequivocabilmente, perché tutta la verità  sul disastro nella miniera di Sago  di lunedì 2 gennaio  sia accertata in ogni suo aspetto. Cosi come le rinnoviamo l’invito, rivoltoLe dal Vicepresidente  Fortugno a New York , di  visitare la terra dei suoi nonni  nel mese di aprile per iniziare a  costruire assieme una pagina nuova nel complesso  rapporto fra chi è partito dalla Calabria ed i suoi figli, oggi perlopiù integrati pienamente nelle società che gli emigranti hanno contribuito a rendere ricche e moderne,  e la nostra regione.

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