21 dicembre 2005    

Sanità, Doris Lo Moro assicura:«La situazione non è allarmante»


Sulla spesa generale nella sanità la  situazione “non è allarmante, poiché la previsione ad oggi, rispetto ai dati esistenti, è di  30-50 milioni di euro di criticità finanziaria”.
E’ una delle principali assicurazioni fornite, martedì 20 dicembre, dall’assessore regionale alla Sanità Doris Lo Moro (sussidiata per la parte  tecnica dal direttore generale Raffaele Faillace e dal dirigente del settore Finanziario Giuseppe   Biamonte) alla seconda Commissione presieduta da Demetrio Naccari Carlizzi che, in vista dell’approvazione del bilancio regionale, ha organizzato l’audizione dell’assessore alla Sanità.  L'assessore alla Sanità Doris Lo Moro
Nel corso di tre ore di riunione, è stato compiuto un check-up sulla sanità calabrese e sono emerse le contraddizioni di un settore che assorbe gran parte della spesa regionale ed   i  progetti che l’Assessorato ha in cantiere. 
“Siamo dentro il Patto di stabilità e vi assicuro che ci resteremo” ha esordito l’assessore. Che ha aggiunto: “La situazione della sanità, aldilà dei tanti aspetti negativi che nostro malgrado abbiamo ereditato, è sotto controllo e stiamo lavorando alacremente per ridare all’intera sanità calabrese dignità, efficacia ed efficienza.  Ci sono diversi punti critici nella sanità, ma quello più preoccupante è rappresentato dal dato economico complessivo, nel senso che per effettuare investimenti tesi a modernizzare il settore le risorse non sono sufficienti, disponendo noi di un bilancio striminzito che in gran parte è costituito da somme vincolate. Tuttavia, anche qui, per liberare  risorse ed investirle secondo una nuova progettualità più aderente ai bisogni dei cittadini calabresi, la struttura dell’Assessorato alla Sanità sta facendo del suo meglio. Abbiamo bisogno di terapie d’urto e di mandare avanti una seria battaglia contro gli sprechi, come già è stato fatto con le consulenze ridotte del 50 per cento. Mentre contiamo di introdurre il nuovo Piano sanitario molto presto, lavorando assieme alla Commissione competente”.
Su uno dei punti che di recente ha suscitato alcune polemiche, l’assessore ha affermato: “Per quanto concerne la spesa farmaceutica, fermo restando la scelta assolutamente politica di abolire il ticket sui farmaci, mi corre l’obbligo di riferire alla Commissione che la situazione non è omogenea nelle varie Aziende sanitarie, dove, anzi, si hanno situazioni assai diverse. In ogni modo, pur essendoci stato a settembre un aumento della spesa del 30 per cento ad ottobre l’aumento è stato ridotto al 18 e comunque, consapevoli come siamo che la sanità del futuro o sarà compartecipata o Palazzo Campanellafallirà, stiamo cerando di intervenire sui comportamenti dei vari soggetti interessati per razionalizzare la spesa. Per ridurre la spesa, stiamo facendo un lavoro molto intenso con l’obiettivo, tra l’altro, di pervenire ad  un accordo con i medici di medicina generale per l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci  che, senza nulla  togliere ai cittadini,  garantisca l’eliminazione degli sprechi che pure nel settore esistono”.
Ha concluso l’assessore Lo Moro: “A fronte di situazioni pregresse complicate ed anche gravi in alcuni casi noi, avvertiamo pienamente la responsabilità che ci è stata attribuita e vi garantisco che ogni problema, finanziario ed organizzativo, avrà la necessaria attenzione”.
Il presidente Naccari Carlizzi  ha valutato con soddisfazione “l’adesione dell’assessore alla proposta di introdurre, per la ripartizione delle risorse alle singole Aziende sanitarie, un criterio che, contrariamente a quanto accade oggi, faccia riferimento alle  esigenze reali di ciascuna Azienda”. Per il Presidente della seconda Commissione “l’audizione dell’assessore è stata molto proficua, anche perché ci è stato assicurato un monitoraggio puntale sui processi in atto nella sanità, attendiamo adesso dall’Assessorato una relazione dettagliata su ogni questione sollevata e soprattutto un report trimestrale sull’andamento della spesa, cosi da consentire alla Commissione e quindi al Consiglio regionale di avere piena contezza di quanto accade nella sanità”.  
 Il dottor Faillace, interpellato dai consiglieri regionali per avere ragguagli tecnici, a proposito dell’emigrazione sanitaria, ha chiarito che “ Abbiamo registrato per il 2004 una spesa per l’emigrazione sanitaria di 213 milioni di euro in crescita rispetto al 2003 che ne registrava 187 milioni di euro. Da un’analisi precisa di queste fughe è stato notato che  l’80 per cento dei viaggi della speranza  sono  dovuti ad esigenze di    bassa e media specialità che potrebbero essere soddisfatte benissimo  nella nostra regione con una migliore  organizzazione;  a  fronte di ciò abbiamo dato come  obiettivo ai nuovi direttori generali di ridurre le fughe del 20 per cento”.
A proposito della centrale degli acquisti, il direttore del Dipartimento sanità ha riferito che “la centrale degli acquisiti costituisce  un ulteriore intervento di razionalizzazione,  trasparenza e  legalità della spesa a  cui l’ Assessorato sta lavorando soprattutto per la scelta della forma giuridica più adeguata”.

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