“La lotta contro la realizzazione della centrale a carbone a Gioia Tauro ed il successo del referendum popolare nella Piana di Gioia Tauro sono stati atti di democrazia compiuta e di straordinario fervore istituzionale e sociale”. Così ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani a Palazzo “Tommaso Campanella”, congiuntamente a Legambiente, per ricordare il ventennale di quel referendum e gli esiti positivi del risultato.”Non fu facile, ma l’impatto fu veramente straordinario, tant’è che al referendum voluto dai comuni della Piana di Gioia Tauro parteciparono in trentottomila, uomini e donne, per fermare un’ipotesi di intervento che deprimeva le peculiarità dell’area e comprometteva ogni ragionevole ipotesi di sviluppo della zona industriale di Gioia Tauro. Oggi posso dire – ha sottolineato Bova – che se l’intuito positivo dell’armatore Ravano ha prodotto quel grande fenomeno che è il terminal container, lo si deve proprio alla generosità ed alla disponibilità alla lotta delle popolazioni della Piana, alla loro forte coscienza democratica”.
Lidia Liotta, dirigente di Legambiente, ha detto che “il ricordo di quegli anni serve ad indicare ai giovani che ci sono strade alternative per cambiare la realtà. Dicemmo no alla centrale a carbone - ha affermato Lidia Liotta – ma indicammo anche le soluzioni alternative per uno sviluppo sostenibile capace di esaltare le ricchezze e le opportunità del territorio. Così come oggi, nel ribadire la nostra contrarietà al raddoppio del termovalorizzatore ed ai progetti di rigassificazione nell’area portuale, ci faremo carico di indicare le vie possibili ed alternative per lo sviluppo, rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali”.
Le manifestazioni per ricordare il ventennale del referendum contro la centrale a carbone, si concluderanno domani pomeriggio a Polistena, con incontri e dibattiti, cui saranno presenti alcuni dei protagonisti di quel periodo.