5 agosto 2011    

Tripodi (Gruppo Misto): ''Nella sanità c’è il rischio di pressapochismo amministrativo''


Il consigliere del gruppo Misto Pasquale Tripodi “Le integrazioni e le modifiche alla proposta di legge che si occupa dell’istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie, tecniche della prevenzione e delle professioni sociali, approvate dalla III Commissione l’altro giorno, come spesso accade, reca un equivoco di fondo, che rasenta il pressapochismo amministrativo. Si avverte l’assenza di una strategia precisa  nella sanità”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Pasquale Tripodi, secondo il quale “da un lato, si prevede l’istituzione di servizi e dipartimenti per le Asp e le aziende sanitarie, però lo stesso articolo 6 della legge, stabilendo che il numero complessivo di servizi e dipartimenti non possa superare il numero indicato inderogabilmente nelle linee guida per la definizione degli atti aziendali (di cui alla delibera n. 54 del 5 luglio scorso firmata dal dirigente per il Piano di rientro, Scaffidi,  dai sub commissari Pezzi e D’elia e promulgata dal presidente Scopelliti) praticamente vanifica l’obiettivo di rendere più efficiente la sanità. Se, come è scritto nella delibera di Giunta del 5 luglio  siglata da Scaffidi, Pezzi, D’elia e Scopelliti, in Calabria le strutture complesse non possono essere più di 500 e le strutture semplici non più di 900, che senso ha prevedere l’istituzione di altre strutture complesse e strutture semplici?”  “A mio avviso - spiega Tripodi - come sta accadendo per altri temi, l’impressione che è la mano destra della Regione non sappia cosa fa la mano sinistra,  e ciò non soltanto non fa ben sperare circa la razionalizzazione della spesa,  ma lascia molto perplessi sull’impegno, più volte annunciato dal presidente Scopelliti,  di fare uscire la sanità dal tunnel in cui è stata cacciata”
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