14 dicembre 2005    

«Andiamo avanti insieme»: l'intervento del capogruppo della Margherita, Enzo Sculco


L’intervento del presidente Loiero apre una nuova fase politica ed Istituzionale nella vita della nostra della nostra regione.
Nel suo intervento ci sono tutti i motivi e le convincenti ragioni, di analisi e di chiarimento, che ci consentono di andare avanti, insieme e con fiducia.
Tuttavia, bisogna rilevare che l’odierna riunione del Consiglio regionale è la  conseguenza di una specifica richiesta dell’ opposizione.Essa è stata voluta e convocata ricorrendo alle facoltà statutarie e regolamentari che ne consentono il  legittimo svolgimento. Nonostante ciò, bisogna riconoscere che  essa è in un certo senso motivata  da un sentimento di  sfrontatezza e da un convincimento  che io ritengo e considero sbagliato. Sfrontatezza,  perché si suppone e si vuol far credere che noi (L’Unione, Il Centrosinistra) in fondo, siamo come Voi, come il Centrodestra; che ci Enzo Sculco Capogruppo della Margheritasomigliamo e che,  quindi, siamo eguali:  nei comportamenti, negli atti e nelle funzioni di rappresentanza che interessano la Calabria. Troppe volte, in questo Consiglio, sulla stampa, abbiamo ascoltato e letto frasi e dichiarazioni, osservato gesti e posizioni, che vogliono far credere che Voi non centrate nulla con quello che è successo alla Calabria nel corso degli ultimi anni.
Che voi siete altro e siete  diversi dagli autori del più grave disastro che abbia investito la Calabria dal dopoguerra ad oggi. Una prima risposta da parte nostra, dunque, deve avvenire su questo versante! Noi non siamo come Voi!
Noi non siamo per nulla  eguali   a Voi! Voi siete quel recente passato che la Calabria intera vuole dimenticare in fretta. Voi siete i responsabili di quel malgoverno che ha colpito  la nostra regione, consegnandocela sfinita e depredata a conclusione di un lungo ciclo negativo durato un intero decennio.
I dati, le cifre, gli indicatori economici e sociali…. e i fatti stanno li  a dimostrarlo!
Non c’è settore della vita regionale che non sia in difficoltà, in crisi, in  sofferenza. Tutto in Calabria, in questi  anni di governo del centrodestra, è stato ulteriormente compromesso, aggravato, reso difficile nelle soluzioni.
I  nodi di fondo e strutturali che da tempo impediscono il decollo  della nostra regione sono stati moltiplicati. Grazie a voi,  abbiamo trovato una Calabria sfigurata nei suoi connotati essenziali, disordinata, messa sottosopra, capovolta. In secondo luogo, il motivo   su cui poggia la richiesta di convocazione di questo Consiglio, ci appare pretestuoso  e strumentale.
Pretestuoso,  perché non trova alcuna motivazione politica nè istituzionale.
Non ci sono, se non nella vostra fantasia   e nel sentimento di  orfananza che vi accompagna fin da quando gli elettori vi anno abbandonato infliggendovi la sonora sconfitta elettorale dello scorso aprile.
Non ci sono atti e fatti del Governo e della Unione e del Centrosinistra, nel suo insieme, che possano indurre a credere che ci sia anche un solo elemento che possa incrinare la compattezza programmatica e politica della maggioranza uscita vincente dal consenso popolare.
La Vostra richiesta risulta, inoltre, palesemente strumentale perché vorrebbe cancellare la memoria di ciò che siete stati e vuole, anche, mascherare le vostre evidenti difficoltà ad essere e fare coalizione, a svolgere, per intero e con naturalezza, la funzione di opposizione costruttiva che vi è stata assegnata dall’elettorato.
Parliamoci chiaro:  il vostro espediente, intriso di sfrontatezza, di pretestuosità e strumentalizzazione, non otterrà , oggi, alcun risultato!
Sotto questo profilo questa circostanza  è per voi una occasione perduta!
Voi non  avete saputo cogliere, capire e interpretare tutta la profonda inquietudine che ha attraversato la società calabrese in questi ultimi due mesi.
Siamo stati e siamo di fronte ad un vero e proprio spartiacque tra quello che era e ciò che dovrà essere la Calabria.
Avete immaginato e creduto, invece, che il dibattito di questi giorni, talvolta espresso anche in forme fragorose e inusuali, ma anche innovative, da vari soggetti politici e sociali, e in primo luogo dalla Margherita, fosse dentro un vecchio schema politico  ed istituzionale, specchio di una Calabria,ormai, superata.
Non è così!
La Calabria che oggi abbiamo di fronte è una realtà in crisi profonda , piegata dalle pesanti eredità  non solo del passato ma anche del più recente passato.
Una Calabria sgomenta di fronte alla inedita quanta assurda sfida lanciata con tracotanza dalla malavita organizzata.
Questi terribili giorni  hanno scosso l’intera Calabria.
Per questo, occorre misurarsi con una nuova e più complessa situazione, molto diversa anche da quella  cosiddetta “ordinarietà” alla quale  persino ogni strutturale difficoltà ci aveva, ormai, abituati. Ci sono temi e problemi che forse un po’ tutti avevamo sottovalutato e magari dimenticato. Noi ci siamo immersi in questa inquietudine diffusa che ha coinvolto l’intera Calabria e ne abbiamo ricevuto e ricavato non solo un profondo sentimento di ansia sociale, ma anche una spinta potente ed una sollecitazione forte a intensificare l’azione di governo del centrosinistra, nei metodi, nei programmi e negli obiettivi.
C’è dunque una Calabria che vuole di più! I problemi vanno affrontati e risolti.
C’è un futuro da costruire; il cantiere è stato aperto, i lavori vanno accelerati se non vogliamo perdere nessuno degli appuntamenti per lo sviluppo.
In questo quadro, va detto con sincerità, alcune cose importanti e serie sono state già fatte. Con il Governo del presidente Loiero, la Calabria è riuscita a rompere l’isolamento e la ghettizzazione in cui l’aveva collocata la fallimentare esperienza del centrodestra. In questo senso,  va dato atto che il Governo del presidente Loiero ha riaperto con successo il confronto costruttivo con le altre Regioni. Inoltre, è stato avviato un primo, poderoso processo di delega, di decentramento e di riordino amministrativo, che ha messo in luce e in tutta evidenza una più aggiornata e rispettosa visione Istituzionale delle prerogative spettanti alle autonomie locali,  al territorio.
Va registrato, con soddisfazione, che si è ristabilito un collegamento tra la Regione e Bruxelles sulla questione dei Fondi strutturali non utilizzati e che rischiavano di essere perduti a causa della scellerata gestione del  centrodestra. Su questi temi, dei Fondi comunitari, decisivi per il futuro della Calabria, è stata avviata una nuova fase di programmazione per il periodo 2007/2013. C’è di più:  sulla delicata e inquietante questione ambientale e dei rifiuti si è avviata una positiva inversione di rotta nella gestione di un comparto ad alto rischio come la cronaca, per ultimo di ieri, ha ampiamente evidenziato.
Tuttavia, la situazione resta ancora drammatica!
Questa drammaticità è confermata dalla pesantezza delle cifre di bilancio rese note e denunciate dal vicepresidente Nicola Adamo. Siamo di fronte a cifre da capogiro che fanno tremare i polsi e mettono a dura prova le funzioni e le attività di governo. In questi anni,  sono stati sperperati, buttati al vento, milioni e milioni di euro, senza alcun  criterio e senza alcun vantaggio per la Calabria. Comparti e settori fondamentali della vita di questa regione sono stati messi allo sbando e fuori controllo. La Sanità, la Forestazione, gli Enti strumentali, le stesse spese dirette e di mantenimento della struttura burocratica regionale sono state la prateria di scorribande senza alcun senso del limite. Ognuno di questi settori meriterebbe una specifica e lunga discussione  per capire meglio ed  in profondità la gravità della situazione e la complessità che ora abbiano di fronte  per  porvi rimedio e trovare soluzione.
Nulla e niente è stato risparmiato dalla furia devastante del centro destra.
Emblematico è in questo senso il caso della Forestazione. Sono stati provocati danni permanenti e strutturali, per oltre 55 milioni di euro  ogni anno,  e per tutti gli anni a venire, consegnandoci un settore privo di un qualunque processo di riordino e di finalizzazione produttiva, di cui i primi a pagarne le conseguenze sono gli stessi lavoratori forestali e poi la Calabria.
Sarebbe proprio il caso di nominare una commissione d’inchiesta  per fare luce su un punto oscuro e redigere un vero e proprio Libro Nero, per raccontare e censurare comportamenti di governo inammissibili e anche per individuare elementi e condizioni  da cui ripartire per risollevare le  sorti di questo settore.
E’ incredibile  come si sia potuto sperperare risorse finanziando società sportive e attivando a febbraio, con la neve e sotto la pioggia, campagne antincendio che sono servite solo a procurare un personale successo elettorale. Quella che abbiamo di fronte è per davvero una situazione inedita e complessa,  che si manifesta nel momento più difficile  per la Calabria;  e  si colloca in un quadro nazionale particolarmente ostile agli interessi, ai bisogni e alle necessità della nostra regione.
Basta leggere la Finanziaria presentata dal Governo per capire fino in fondo qual è  l’impegno  e l’interesse  che il Governo Berlusconi ha nei confronti della Calabria. Ecco perché, onorevoli colleghi, la nostra inquietudine, vissuta ed apparsa in questi giorni, non era e non è un semplice mal di pancia, un semplice  sussulto,  ma un profondo convincimento e una vera preoccupazione sulle sorti della nostra regione. Per davvero la situazione impone a noi tutti una generale assunzione di responsabilità. Tutto, se mi è consentito dire, deve funzionare e svolgersi secondo natura, con ordine e razionalità, compiendo uno sforzo corale, d’insieme e sinergico, per fare squadra e soprattutto per esaltare la forza della solidarietà  ed evitare il rischio della solitudine.
L’Unione è stata chiamata dai cittadini e dagli elettori a compiere la propria missione di governo, a far funzionare il sistema istituzionale, senza per questo escludere dalle grandi scelte l’apporto che può venire, pur nella distinzione dei ruoli,  da una opposizione che, rinunciando alla demagogia, imbocchi la strada della responsabilità  verso la Calabria.
A questo compito, in primo luogo e prima di chiunque altro, è chiamato il Presidente della Regione, l’onorevole Agazio Loiero. Non lo dico per piaggeria, e nemmeno per un malcelato senso del dovere ma con un sentimento di  stima e di  profonda amicizia. Con Agazio Loiero abbiamo condiviso, insieme a tutto il gruppo dirigente del partito, insieme a  tutta la  lista della Margherita e insieme a tutte le altre forze politiche dell’Unione, una difficile  battaglia elettorale che si è  brillantemente conclusa con un ampio successo di voti e di consenso, personale e di coalizione. Non è stato questo un avvenimento di poco conto, ma un fatto di straordinaria importanza per noi tutti e per la Calabria.
In questi lunghi mesi, prima e dopo l’evento elettorale, è cresciuto tra di noi un forte legame di condivisione, è cresciuta la consapevolezza  dell’impegnativa missione che insieme, tutti insieme,  siamo stati chiamati a compiere con la Calabria e per la Calabria. Non è per nulla fuorviante sostenere ed affermare con ragione  che si è costruito un legame ed un rapporto forte e intenso, un patrimonio comune di idee, umanità e progetti, una storia di cui si sono ancora scritte solo le prime pagine,  ma che deve  ancora svolgersi e svilupparsi  in tutta la sua interezza. Per questo hanno sbagliato e sbagliano tutti coloro i quali hanno pensato e hanno creduto che la nostra inquietudine fosse un elemento di rottura, di divaricazione, magari di sfiducia,  magari una ghiotta occasione da prendere al volo per mettere in difficoltà e in crisi le forze , le responsabilità e gli assetti di governo  che sono le uniche che possono dare speranza alla Calabria. Al contrario,  il nostro legittimo contributo va proprio nella direzione di rafforzare non solo i vincoli e i legami di solidarietà  sanciti dal voto, ma anche  il ruolo e la funzione del Presidente.
Non consentiremo a nessuno di mettere in dubbio la  lealtà nostra  verso il Presidente Loiero, verso l’intera coalizione e la lealtà  tra di noi.
Caro Presidente  Loiero,
l’intero gruppo consiliare della Margherita coglie questa occasione per esprimere alla sua persona e alla sua responsabilità  il pieno appoggio  e l’incondizionato sostegno. Tutti noi abbiamo bisogno di un rinnovato clima di serenità e di stabilità,  per affrontare con più vigore le impegnative sfide che la situazione della Calabria ci presenta. In questi primi otto mesi di vita della legislatura  sono state gettate le basi e le fondamenta per un lavoro di lunga durata che ci impegnerà, giorno per giorno, in tutti i cinque anni del mandato.
Per  quanto duro e faticoso questo lavoro è per tutti noi una missione e un impegno. Una missione verso le tante emergenze e le tante  questioni sociali presenti nel territorio che per essere affrontate e risolte devono essere inquadrate  in una nuova prospettiva progettuale, in una strategia di innovazione e di sviluppo. I prossimi mesi saranno, inoltre, per la Calabria e per il suo futuro davvero importanti. Saremo chiamati a mettere in campo tutta la nostra forza e tutto il nostro impegno per affrontare e vincere la battaglia politica per il rinnovo del governo del paese.
Anche questa, al pari della vittoria  per le  regionali, è una partita decisiva per la Calabria. Troppe volte, in particolare in questi ultimi cinque anni, abbiamo dovuto subire i colpi durissimi di un governo nazionale disinteressato, distante e ostile. Con il voto del 3-4 Aprile abbiamo aperto una nuova stagione.  Con il voto del 9 aprile del prossimo anno siamo chiamati a conquistare per la Calabria un governo nazionale attento e disponibile, aperto e dialogante, pronto a scommettere sulle nostre potenzialità e a credere che esse potranno avere successo. In questa direzione, si può e si deve essere diversi ed alternativi al modello di governo del centrodestra che  abbiamo dovuto sopportare, in Calabria e a Roma. Questa nuova e impegnativa fase ha bisogno di tutti noi, di tutte le forze dell’Unione. Ha bisogno di concordia e  unità in Calabria e di solidarietà e amicizia con Roma. Ha bisogno che tutti,   nelle rispettive autonomie e distinzioni, società, istituzioni,  partiti, forze sociali, concorrano -  concertando -  ad un’ incisiva e proficua    funzione di governo. Ha bisogno di un azione diretta ed efficace  del governo regionale,  per  rafforzare le conquiste e continuare a dare speranza e fiducia a tutti i calabresi.
Caro Presidente,
con questi sentimenti la esorto ad andare avanti nell’impegnativo  sforzo di governo e di rappresentanza della regione,  assicurandoLe la piena collaborazione e il più convinto sostegno di tutta la Margherita.
                                                          Enzo Sculco


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