3 agosto 2011    

Progetto Aidos: concluso il laboratorio di giornalismo d’inchiesta (di Luisa Lombardo )


Con quali parole e con quali scatti, verrà adesso raccontata la Calabria?
I giovani giornalisti che l’hanno attraversata avranno di sicuro strumenti in più per leggerla e decodificarla in tutte le sue sfaccettature. Merito del laboratorio di giornalismo d’inchiesta promosso dal Museo della ‘ndrangheta e patrocinato dal Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico.
Ai vincitori del premio di giornalismo d’inchiesta sono state consegnate le targhe intitolate alla memoria di Peppino Impastato.
Il giovane, barbaramente ucciso a Cinisi, il 9 maggio del 1978, per aver sfidato la mafia, resta fulgido esempio di alto eroismo.
Presenti alla cerimonia di premiazione, che si è svolta nell’aula “Levato” di Palazzo “Campanella”, il presidente Francesco Talarico, la responsabile per l’estero e l’informazione ed il coordinatore del Museo della ‘ndrangheta, rispettivamente Maria Ficara e Claudio La Camera. All’incontro ha presenziato come ospite Giovanni Impastato, fratello del giornalista Peppino.
I cinque cronisti, (3 ragazze tedesche e due giovani milanesi) che hanno aderito al progetto, hanno avuto modo di conoscere direttamente il territorio della provincia di Reggio. Diversi gli incontri come quello con il colonnello dei carabinieri Giardina e con alcuni imprenditori vittime di estorsioni, tra cui Tiberio Bentivoglio.
Il tour in provincia e’ stato effettuato con una macchina confiscata insieme ad altri beni ad una famiglia mafiosa di Siracusa. Il nostro obiettivo, ha spiegato Maria Ficara, è quello di evitare la banalizzazione della realtà favorendone la comprensione nella sua dimensione di complessità. Per questo parliamo della necessità di costruire un sistema integrato di conoscenza della realtà calabrese.
Tutti gli articoli, le mostre fotografiche ed i documentari girati saranno presentati ad ottobre all’Istituto italiano di Cultura di Vienna che si fa portavoce del progetto. E sempre ad ottobre, come ha annunciato il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, a Palazzo Campanella aprirà battenti la Bottega della Legalità. “Simbolo di uno spazio di mercato per la promozione dei prodotti agricoli maturati in terre confiscate alla ‘ndrangheta, la Bottega della Legalità è uno dei diversi tasselli del più ampio ventaglio di iniziative atte a diffondere quelli che sono i principi ed i valori dello stare insieme e a debellare il dramma di questa terra”.


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