25 luglio 2011    

Magarò (Scopelliti pres.): ''Allarmanti i dati di Legautonomie''


Il presidente della commissione contro la 'ndranghera in calabria Salvatore MagaròLa Commissione regionale contro la ‘ndrangheta presieduta da Salvatore Magarò ha concluso i propri lavori incentrati sull’audizione di Claudio Cavaliere di Legautonomie Calabria.
“Il lavoro condotto da Legautonomie – ha dichiarato Magarò – è quanto mai opportuno anche se ci restituisce una  fotografia allarmante.  Più del dieci per cento dei comuni è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e purtroppo l’elenco è destinato ad essere aggiornato: di recente anche  Gioiosa Jonica”.
“E’ evidente – ha aggiunto il presidente della Commissione -  che nel sistema decisionale e nell’articolata organizzazione delle autonomie locali, il Comune rappresenta probabilmente il terreno più debole sul quale gli interessi della ‘ndrangheta si concentrano più frequentemente”. 
“L’intensità del fenomeno è di  portata tale  – ha proseguito Magarò – da richiedere un’indagine più approfondita. Ecco perché, partendo dall’ottimo lavoro condotto da Legautonomie, nei prossimi mesi lavoreremo, al fine di rendere operativi i suggerimenti di Legautonomie, in ordine all’inserimento nel contratto d’appalto del  c.d. Patto di integrità, alla creazione dell’Osservatorio on line di tutti gli appalti pubblici, alla revisione dell’art. 143 del Testo Unico Enti Locali, all’istituzione della Casa del Buon governo in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta e alla costituzione di parte civile per danno all’immagine, da parte della Regione, nei confronti di quanti sono responsabili dello scioglimento comunale per infiltrazioni mafiose”.
“Il Patto d’integrità - spiega Magarò - è un insieme di norme, aggiuntive al contratto d’appalto (di contrasto alle infiltrazioni) con le quali si prevedono anche sanzioni di natura economica e giuridica in caso di inadempienza. Chiederemo inoltre con una proposta di legge regionale la revisione dell’art. 143 del Testo Unico degli Enti Locali al fine di evitare che i consiglieri incorsi in una procedura di commissariamento, siano incaricati a vario titolo presso la Regione o gli enti sub-regionali. Proporremo la creazione dell’Osservatorio on line di tutti gli appalti pubblici, a prescindere dall’importo che  garantirà trasparenza, pubblicità e servirà a monitorare i lavori in corso anche da parte dei cittadini”.
 “Credo - ha detto ancora Magarò - che l’impegno contro la ‘ndrangheta obblighi ciascuno di noi a svolgere responsabilmente il proprio ruolo senza cedere alle lusinghe del compromesso, dell’omissione o peggio del ‘far finta di non vedere’”.
“La storia – ha concluso il Presidente - ci insegna che, mentre può e deve esistere una politica senza mafia, non possono esistere mafie senza il concorso e la collusione della politica, senza la zona grigia creata da uomini di cerniera, da colletti bianchi che siedono nelle zone deviate delle Istituzioni e favoriscono l’infiltrazione criminale. Non dobbiamo dimenticare che la forza delle mafie sta fuori dalla mafie, le radici del crimine stanno nei vuoti etici e sociali, nell’omertà, nella complicità, nella corruzione”.

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