25 luglio 2011    

Il presidente Talarico: ''L'esposizione della targa antindrangheta non è solo un fatto simbolico''


Intervenendo a Crotone, alla manifestazione per la collocazione davanti all’ingresso del Palazzo della Provincia della targa con scritto “Qui la ndrangheta non entra”, il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ha affermato che “l’idea di far esporre all’ingresso dei municipi e dei palazzi delle istituzioni, in tutta la Calabria, la targa antindrangheta, non è solo un fatto simbolico. Con questa iniziativa del Consiglio regionale, - ha detto il presidente Talarico - abbiamo voluto inviare un segnale chiaro, preciso, inequivocabile, rivolto a tutti i calabresi e soprattutto alle nuove generazioni, alle quali guardiamo con impegno e attenzione per un cambiamento radicale, di ordine antropologico e culturale nella nostra Calabria. La targa “la ndrangheta qui non entra” vuole essere testimonianza che i calabresi possiedono senso dello Stato e si ritrovano a fianco delle forze dell’ordine e della magistratura, oggi più che mai impegnati in prima linea, e con grandi risultati, nella lotta alla criminalità organizzata. “Qui la ndrangheta non entra” è anche un messaggio – ha continuato Talarico - rivolto a chi nel paese discrimina la Calabria, senza avere la percezione e la consapevolezza che le prime vittime della presenza di questo fenomeno sono i calabresi stessi. La lotta contro la ndrangheta - ha concluso il presidente Talarico - va vinta, per avviare un nuovo corso, a tutti i livelli, nella nostra regione. Un percorso di legalità, che è essenziale per far emergere la cultura della legittimità e delle regole da rispettare, per promuovere un definitivo sviluppo di questa regione, senza che ci siano alibi per nessuno, a livello locale e centrale”.

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