4 luglio 2011    

Nucera (Pdl): ''Immutata la situazione delle carceri in Calabria''


“Resta una questione irrisolta la situazione delle carceri calabresi. A tre mesi dall’iniziativa promossa a Palmi assieme al Sappe, il Sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, lo scorso 12 aprile, ed ancora prima a Reggio e a Locri, per denunciare lo stato del sistema carcerario calabrese, ed alla vigilia della Festa dell’Associazione della Polizia Penitenziaria a Reggio Calabria, la situazione delle carceri calabresi rimane immutata”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera.

 “A nulla sono serviti appelli, conferenze stampa ed interrogazioni. Ed a nulla è valso il lungo sciopero della fame e della sete messo in atto dal leader nazionale dei Radicali, Marco Pannella, cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha rivolto in questi  giorni l’invito a desistere dalla sua battaglia, a causa delle sue drammatiche condizioni di salute. Ma preoccupante – sottolinea Nucera -  è anche la situazione delle carceri calabresi: 12 istituti di pena, con più di tremila reclusi, a fronte di una capienza di 1849 posti, cui si aggiungono- prosegue Giovanni Nucera -  carenze di organico e blocchi del turn-over. Sono numeri in continua evoluzione, ma in negativo. L’ultima denuncia arriva dal sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria “Sappe” della Calabria. Al reparto di polizia penitenziaria di Locri mancano 20 unità di personale rispetto agli organici, fissati dal Decreto Ministeriale del 2001, già di per sé insufficienti a garantire adeguati livelli di sicurezza e a permettere la fruizione dei riposi, dei congedi e delle altre assenze al personale. E la situazione in quella Casa circondariale è destinata ad aggravarsi dopo la decisione, seppure positiva del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, di attivare una sezione detentiva per detenuti del circuito dell'alta sicurezza. Tutto questo però, ed in questo siamo perfettamente d’accordo con il Sindacato Sappe, non può avvenire senza un adeguato incremento dell'organico.  Ed altri problemi – afferma inoltre Nucera - , si riscontrano sul fronte gestionale di molte carceri, a causa delle sempre più insufficienti risorse economiche assegnate ai più importanti penitenziari della regione, per i quali c’è il concreto e reale rischio del blocco di ogni attività istituzionale, non solo, come è emerso nelle scorse settimane, delle traduzioni dei detenuti nei Tribunali. Nel salutare con affetto i soci dell’Associazione nazionale della Polizia Penitenziaria, che hanno scelto Reggio e la Calabria per il loro raduno nazionale, non possiamo, ancora una volta, non evidenziare le tante e gravi criticità che affliggono il sistema carcerario calabrese, assolutamente indegno di un Paese che vuole essere e si definisce civile e democratico. Per questo condividiamo – conclude Giovanni Nucera - senza alcuna incertezza le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nel suo appello al radicale Pannella ha affermato che “non sono più ammissibili sottovalutazioni e fatalismi di fronte a situazioni drammaticamente incompatibili con il rispetto della dignità delle persone e con la necessità di fornire un "servizio giustizia" efficiente, a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini”. 


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