4 luglio 2011    

Approvate dal Comitato di controllo contabile le relazioni su Conto consuntivo e Rendiconto generale


Il Comitato regionale di controllo contabile, presieduto dal consigliere Gianluca Gallo (Udc), ha approvato, all’unanimità, le relazioni al Conto Consuntivo del Consiglio regionale ed al Rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2010.
Nel corso dei lavori ai quali hanno preso parte i due componenti, i consiglieri Imbalzano (Scopelliti Presidente) e De Masi (Italia dei Valori), è stato dato atto “della gestione parsimoniosa da parte della Regione che ha  prodotto un significativo avanzo finanziario”.
Analizzando il Conto Consuntivo del Consiglio, è stato sottolineato che “l’aumento dal 40 al 43% dell’incidenza delle spese per il trattamento del personale rispetto alle spese correnti, è imputabile alle nuove assunzioni. Il risultato di amministrazione ammonta a poco più di 9 milioni di euro mentre, per quanto riguarda il conto patrimoniale, l’entità complessiva delle attività patrimoniali si attesta sui 42 milioni e 300 mila euro circa”.
Quanto al Rendiconto generale, “è stato dato merito ai competenti uffici della Giunta, della prosecuzione di un lavoro di ricognizione del patrimonio immobiliare, fino a qualche anno fa sconosciuto o non valutabile, evidenziando altresì l’importanza di avere approvato il Piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio immobiliare”. L’ultimo passaggio della relazione ha riguardato gli strumenti di finanza derivata sottoscritti dalla Regione che “fanno registrare, purtroppo, una differenza tra spese impegnate ed accertate che ammonta a oltre 10 milioni di euro”.
A margine dei lavori, il Presidente Gianluca Gallo ha dichiarato: “Approviamo le relazioni prodotte integrandole con una serie di raccomandazioni funzionali a migliorare lo stato di salute finanziario e patrimoniale dell’Ente Regione. In particolare, bisogna intervenire per perfezionare l’attività di accertamento e riscossione dei tributi con l’obiettivo da un lato, di individuare e debellare le sacche di evasione, dall’altro, di realizzare un migliore prelievo coattivo dei tributi regionali. Un altro capitolo sul quale occorre focalizzare l’attenzione è quello dei residui attivi (crediti) e passivi (debiti) accanto a quello dei contratti di finanza derivata sui quali il Comitato ha prodotto un lavoro di alto valore, apprezzato anche dalla stampa. In vista dell’attuazione del Federalismo fiscale che, presumibilmente, comporterà una diminuzione dei trasferimenti alle Regioni da parte dello Stato, sarà sempre più importante, per l’equilibrio dei Bilanci regionali, concentrarsi sull’aumento delle entrate proprie, quali tributi e, preferibilmente sull’alienazione dei beni immobili che non sono più funzionali all’attività istituzionale dell’Ente Regione”.
  
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