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23 giugno 2011
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Tripodi (Gruppo Misto): ''Sconfessato sull’urgenza del Terzo Polo in Calabria''
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“Il ruolo ancillare assegnato all’Udc nelle trattative concernenti il Comune e la Provincia di Reggio Calabria, non è isolato e non è frutto soltanto di incomprensioni locali dell’ultim’ora. Va sommato a quanto accaduto a Crotone, alle frizioni tra Pdl e Udc che si registrano altrove ed alla difficoltà dell’Udc di esprimere un proprio profilo politico autonomo, aldilà della valenza degli assessori, nel governo della Regione”.
E’ quanto afferma Pasquale Tripodi, consigliere regionale del Gruppo Misto che aggiunge: “La ragione fondamentale delle attuali divergenze e del ruolo subalterno dell’Udc, consiste nel fatto che alle amministrative di maggio la dirigenza calabrese del partito non ha accettato di seguire la linea indicata da Cesa e Casini di costruire il Terzo Polo ed ha invece preferito consegnarsi mani e piedi al Pdl. Oggi l’Udc ne paga le conseguenze, essendo diventato un partner di secondo ordine che si può tenere in disparte ed a cui dare alla fine qualche strapuntino per evitare di mettere in discussione l’accordo alla Regione”.
Conclude Tripodi: “All’onorevole Buttiglione, che lancia, finalmente, la proposta di Terzo Polo da farsi in Calabria, suggerisco di andarsi a leggere un po’ di rassegna stampa recente sulla Calabria. Avrà modo di vedere che il sottoscritto per avere insistito sull’urgenza di fare il Terzo Polo in Calabria, senza venir meno all’accordo per la Regione, è stato prima sconfessato e subito dopo sostituito da altri nella funzione di capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale”.
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