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23 giugno 2011
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Magarò (Scopelliti pres.): “Una Banca dati unica dei procedimenti amministrativi alla Presidenza della Giunta''
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“Quando si dice ‘a burocrazia zero’ viene da pensare alla Città del Sole di Tommaso Campanella. Eppure, proprio nella fitta boscaglia di una burocrazia spesso autoreferenziale si nascondono i fallimenti della politica”. Lo afferma Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, autore di un disegno di legge intitolato “Misure per garantire la legalità e la trasparenza dei finanziamenti erogati dalla Regione Calabria”. Aggiunge: “Questa maggioranza, egregiamente rappresentata dal presidente Scopelliti e dal suo piglio decisionista, fin dal suo insediamento, ha lanciato una sfida alle inerzie della burocrazia, dato il danno economico che le inerzie e le discrezionalità della burocrazia producono all’economia ed alla società calabrese. Rendere efficiente e trasparente l’apparato burocratico, evitando inquinamenti speculativi, è l’obiettivo di una legge da me proposta su cui sono certo che da qui a breve l’Aula consiliare si pronuncerà”.
Spiega Magarò: “L'azione della pubblica amministrazione, in un'economia concorrenziale, dev'essere parametrata sulle regole del corretto e competitivo funzionamento del mercato, oltre che sui principi costituzionali di imparzialità e buon andamento. La pubblica amministrazione è uno dei protagonisti del mercato con il ruolo insostituibile di volano di crescita dell'economia, a condizione di non costituire essa stessa un ostacolo o rallentatore della competizione nel mercato. L'efficiente, efficace ed economico agire della pubblica amministrazione, non è soltanto un requisito che qualifica la spesa pubblica, ma è soprattutto un parametro economico che incide sulla competitività dei soggetti del mercato e contribuisce ad arginare le infiltrazioni nell'economia”. Puntualizza Magarò: “Il procedimento amministrativo è il ‘baluardo’ della legalità dell'azione amministrativa e, qualora proiettato su azioni pubbliche erogatrici, riceve un'ulteriore declinazione qualificatrice nel fattore tempo: un'azione legale e tempestiva risulta coerente al buon funzionamento del mercato, là dove un'azione legale e intempestiva si manifesta incongrua rispetto al mercato e impropria rispetto alla stessa legalità. Occorre, allora, che in un ordinamento democratico la funzione del controllo sia esercitabile a mezzo dello strumento della conoscibilità. Su questi punti, si sofferma il mio progetto di legge. Più si rende conoscibile l'assetto e lo svolgimento degli interessi nel singolo procedimento amministrativo, più si consente il controllo diffuso dell'azione amministrativa nel contraddittorio con gli interessi legittimi”.
Chiarisce il consigliere regionale: “L'informatica è la tecnologia moderna che consente di governare le informazioni, tramutandole in beni giuridici, ossia in utilità apprensibili dalle quali ricavare il massimo dell'utilità sociale e del bene comune. L'informatica è al contempo l'agevole strumento rivelatore di disfunzioni, riardi e incongruenza dell'azione amministrativa la cui conoscenza non viene affidata soltanto e in modo autoreferenziale alla medesima pubblica amministrazione, ma ai controinteressati, cioè ai cittadini che manifestano interessi legittimi al corretto e tempestivo agire della cosa pubblica. La pubblica amministrazione regionale, posta dinanzi a colpevoli inadempienze, dovrà sanzionarle consentendo di tal modo l'avvio di un sistema di premialità per quanti si rendono corretti interpreti del principio di legalità tempestiva. L’intenzione in sostanza, è quella di qualificare la legalità con la tempestività, reputando che l'economia di mercato è sì uno «statuto normativo», quindi, affidata ad una corretta normazione, ma deve avere altresì un'attuazione tempestiva, senza la quale anche la stessa legalità rischia di essere «piegata» a fini impropri e abusivi, strumenti di diseconomie o - peggio - di ingiuste prevaricazioni”. Due i punti cruciali del provvedimento legislativo: “La conoscenza e l'estrazione degli atti può avvenire, a scelta dell'interessato, in forma cartacea o magnetica nel rispetto dei principi in materia di accesso e di trattamento dei dati personali; nel rispetto della propria autonomia organizzativa, la Regione Calabria assicura la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, attraverso le misure informatiche. Chiunque in qualsiasi momento potrà e dovrà sapere a che punto è la pratica X o Y ed avere spiegazioni formali di ritardi o eventuali imboscamenti. In tal senso, ho previsto l’istituzione di una Banca Dati Unica dei Procedimenti Amministrativi presso la Presidenza della Giunta Regionale dove dovranno finire entro dieci giorni dall'emissione i testi integrali dei singoli atti. Qualora dal tracciamento degli atti, risulteranno omissioni o ritardi imputabili ad organi o uffici della pubblica amministrazione regionale o degli enti pubblici partecipanti a vario titolo al procedimento amministrativo di competenza regionale, la Regione Calabria applicherà sanzioni amministrative pecuniarie ai dipendenti pubblici incaricati delle funzioni pubbliche regionali a cui è imputabile l'omissione o il ritardo del procedimento”. Conclude Magarò: “Tolleranza zero su queste faccende che non sono più un affaire del singolo in lotta con l’apparato amministrativo, ma un interesse generale della Calabria a porre la parola fine ad ingiustizie, vessazioni, liberando così il cittadino da aguzzini che si muovono all’ombra e discreditano sia la buona politica che l’immagine della Calabria”.
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