23 giugno 2011    

Il documento della Minoranza


Il Consiglio regionale della Calabria
Premesso:
-che il porto dì Gioia Tauro deve rappresentare una eccellenza per la Calabria e per l’Italia che, ove fosse ben utilizzata, potrebbe rappresentare una concreta speranza di sviluppo economico e, quindi, una speranza di un avvenire migliore per i nostri giovani;
-che il Mediterraneo è ritornato centrale dal punto di vista geopolitico ed economico, in considerazione della necessità di utilizzare i traffici marittimi per il trasporto delle merci dal lontano Oriente ( che fa registrare una straordinaria crescita economica) verso l’Europa e l’Atlantico, ed a seguito del risveglio delle comunità arabe dei Paesi rivieraschi della costa meridionale dello stesso Mediterraneo;
-che, nello scenario sopra descritto, Gioia Tauro, attesa la favorevole posizione geografica della Calabria nel cuore del “Mare Nostrum”, può diventare la porta d’Oriente dell’Europa;
-che, una infrastruttura con le caratteristiche e le dimensioni di Gioia Tauro, munita di enormi piazzali e di fondali assai profondi deve essere utilizzata, così come con successo è avvenuto negli ultimi anni, in primo luogo come Hub Transhipment per il trasferimento dei containers in arrivo soprattutto dall’estremo Oriente, dalle grandi navi ad altre di più ridotte dimensioni per essere distribuite nei porti più prossimi alla destinazione finale delle merci. Ed, inoltre, come porto gateway per il trasferimento dei container, sbarcati nel porto, sul mezzo di trasporto ferroviario per il raggiungimento dei mercati cui sono diretti. Infine, un porto come quello di Gioia Tauro può anche diventare un Regional port per trasferire i containers in arrivo nelle aziende dei territori più prossimi al porto e, cioè, diventare, quindi, una piattaforma logistica;
-che, allo stato, senza idonei interventi di carattere infrastrutturale, afferenti la grande viabilità e la rete ferroviaria, in assenza di agevolazioni di carattere fiscale e contributivo per le aziende che gestiscono i servizi portuali, senza idonei investimenti nella ricerca e nella innovazione tecnologica e nel campo dell’attrazione delle imprese sul territorio, Gioia Tauro non solo non diverrà un gateway, a causa delle nostre infrastrutture ferroviarie antidiluviane, non solo continuerà ad avere difficoltà a divenire piattaforma logistica, per come è evidenziato dal deserto imprenditoriale riscontrato nei territori retrostanti il porto, ma rischierà seriamente di veder messo in discussione il ruolo di porto hub per il transhipment costruito con tanto sacrificio negli ultimi anni;
-che l’Accordo di Programma Quadro (che fa riscontrare preoccupanti ritardi nella sua attuazione), preparato dalla precedente Giunta Regionale di centrosinistra e sottoscritto dall’attuale Giunta di centrodestra, con un investimento complessivo di 486 milioni di euro, non sarà sufficiente per risolvere le problematiche sopra evidenziate; che si registrano divergenze tra le pubbliche autorità che hanno competenze diverse sulla infrastruttura portuale;
-che si rende necessario stabilire, in sede di Governo centrale, quale ruolo deve essere assegnato al porto di Gioia Tauro nell’ambito della portualità italiana, atteso che, recentemente, si evidenzia un tentativo di privilegiare i porti di Genova e di Trieste dove si riscontrerebbero, tra l’altro, ingenti investimenti e da parte dello Stato e da parte di compagnie private (Maersk line);
-che, pertanto, il tavolo romano preannunciato per il prossimo 22 giugno, deve assumere chiari ed importanti impegni di intervento nei vari settori preordinati a rafforzare il ruolo di Hub per il transhipment e per preparare i ruoli di gateway port e regional port di Gioia Tauro;
che al predetto incontro Istituzionale Romano è utile e necessaria la partecipazione dei Sindaci di Gioia Tauro, Rosamo e 5. Ferdinando;
-considerato che il Governo Regionale deve rappresentare con forza gli interessi e le prospettive del porto di Gioia Tauro e della intera Calabria;
che, a tal fine, il Consiglio Regionale ha dedicato alla questione Gioia Tauro l’odierno ampio dibattito
                              Il Consiglio Regionale impegna
il Presidente della Giunta Regionale, On. Giuseppe Scopelliti a rappresentare presso il tavolo romano, convocato per il prossimo 22 giugno:
1. la necessità di assegnare al Porto di Gioia Tauro un ruolo primario, strategico per l’Italia e l’Europa, nel sistema portuale italiano e conseguentemente di
2. impegnare il Governo dello Stato:
• a potenziare adeguatamente le reti stradali, autostradali e ferroviarie, compresi i collegamenti tra la dorsale tirrenica e ionica per consentire a Gioia Tauro di fare sistema con il porto di Schiavonea;
• a predisporre, a seguito di idonee intese con la UE, un pacchetto di agevolazioni fiscali e contributive in favore delle aziende che gestiscono i servizi portuali e/o che operano nell’infrastruttura per aumentarne la competitività e per difendere i livelli occupazionali;
Impegna, altresì, il Presidente della Giunta Regionale:
• ad attuare celermente quanto previsto e finanziato dall’APQ “Gioia Tauro”;
•  a vigilare affinché tra le autorità locali non si registrino pericolose conflittualità, che sminuirebbero l’immagine e l’efficienza del porto e, se necessario, di intervenire al riguardo.
• a chiedere ufficialmente che i sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e S. Ferdinando siano invitati a partecipare all’incontro dei 22/06/2011.

On. Sandro Principe
On. Pietro Amato
On. Demetrio Battaglia
On. Bruno Censore
On. Mario Franchino
On. Carlo Guccione
On. Mario Maiolo
On. Antonio Scalzo
On. Francesco Sulla

 

 

 

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