23 giugno 2011    

Nucera e Imbalzano: ''Il Bilancio sociale dell’Avis esalta l’azione del volontariato'' (di Cristina Cortese)


“Il Bilancio sociale dell'Avis è un momento altamente qualificante di un’attività che mette valori fondanti della nostra comunità, quali gratuità e spontaneità del dono, al servizio del prossimo e dei più deboli. In questo contesto, diventa ottimo viatico per fare esaltare l’azione positiva del volontariato che, giorno dopo giorno, con passione e competenza, apre il cuore agli uomini. Ed è questa la strada che fa dell’altruismo opposto all'egoismo, vero punto di solidarietà e centro dell'attenzione dell'uomo”.
Così il consigliere regionale Giovanni Nucera, rappresentando il presidente Francesco Talarico, ha aperto i lavori del convegno "Percorsi di solidarietà: più sangue più vita", promosso dall’Avis regionale in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue, che l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) fa cadere ogni 14 giugno e che è dedicata anche al volontariato del sangue. Nell’Aula “Nicola Calipari” di Palazzo Campanella, le parole di Nucera hanno ben focalizzato l’importanza del primo Bilancio sociale dell’Avis,  strumento privilegiato per riaffermare la missione del volontariato nel senso più pieno, rendendo visibili comportamenti ed obiettivi ed anche momento per restituire, in termini di trasparenza, quel dono solidale che le associazioni ricevono da i cittadini.
La sede regionale dell'Avis non ha fatto mancare nulla a questo momento in cui la tradizione si congiunge ad un nuovo che diventa stimolo e traino per le altre associazioni. Così, di fronte alla necessità rilanciata da Paolo Marcianò, presidente regionale dell’Avis, di un vero e proprio Centro regionale sangue, il consigliere regionale Candeloro Imbalzano ha potuto fare valere l’impegno specifico nel settore, avendo presentato uno specifico progetto di legge che, a breve, dovrebbe contribuire a garantire un ulteriore, e atteso, salto di qualità all’intero sistema. “Sono onorato di condividere scelte strategiche con l'Avis per il salto di qualità dell'intero sistema calabrese e, davvero, ci sono le condizioni per essere vicini ad una svolta”.
Da Luciano Squillaci, consigliere nazionale Csv, il ruolo delle associazioni “"sentinella" sia nella società civile che nei rapporti con le Istituzioni per un corretto uso delle risorse”. Diversi gli interventi di rappresentanti delle sedi Avis della Calabria e numerose le autorità civili, religiose e militari. L'iniziativa, moderata da Tiziana Romeo, ha visto al tavolo della presidenza Nunzia Saladino e Francesco Brosio che hanno curato la stesura del Bilancio sociale, Rocco Chiriano, amministratore nazionale Avis, registrando la soddisfazione di Mimmo Nisticò, nelle vesti di segretario regionale, che “sia stata la città dello Stretto, sede storica avisina, ad ospitare questo evento così importante”.
Ancora, al centro della giornata, la consegna delle borse di studio e dei premi a tutte le scuole che hanno partecipato al concorso regionale sulla solidarietà sostenuto dall'Avis calabrese e dalla Banca di credito cooperativo di Cittanova (interventi del vice presidente regionale, nonché responsabile scuola e formazione Franco Rizzuti e di Francesco Morano, presidente Cda della Banca). Ed ecco il Bilancio sociale 2010 Avis. Suddiviso in cinque parti essenziali, il documento parte dalla presentazione e dal resoconto dell’anno associativo da parte del presidente regionale Paolo Marcianò: ricco di spunti, esperienze, valori e risultati concreti raggiunti dall'Avis Calabria con il ricordo e la storia dei “pionieri”, finisce per legare passato, presente e futuro tanto in ambito sanitario quanto in ambito associativo. Ancora, ha rilanciato “il protocollo d'intesa con l'Ufficio Scolastico regionale firmato il 16 settembre scorso che ha confermato il rilevante ruolo che l'Avis ha nella scuola e la giornata regionale del donatore con i "campioni" modello da presentare ai giovani nella loro scelta di diventare donatori volontari di sangue periodici ed associati, attraverso una grande storia come quella dell'Avis in Calabria e in Italia”.

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