23 giugno 2011    

Democrazia ferita dalle lentezze nei pagamenti (di Salvatore Magarò *)


Il consigliere del Gruppo Scopelliti presidente Salvatore Magarò Le difficoltà economiche generali e il piglio lento delle burocrazia, spesso producono danni che non sono solo economici, ma anche d’immagine e si ripercuotono negativamente sulle migliori intenzioni della politica di voltare pagine in queste storie di malamministrazione che sembrano infinite. Mi permetto di ampliare lo spettro delle questioni. Ricordando che, sull'Inserto "Sud" del "Sole 24 Ore" del 12/5/2010 l'ANCE Calabria ha denunciato con forza l'emergenza attraversata dalle Imprese Calabresi esposte con gli istituti di credito per i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Il Rapporto Demoskopika-Bce Mediocrati riferiva infatti che oltre 2 miliardi sono i crediti vantati dalle Imprese in regione verso di enti pubblici, con un aggravio di costi aziendali stimati in oltre 300 milioni di euro, a fronte di forniture di beni e servizi per un valore di circa 3,7  miliardi nel 2009 (pari al 12,3% del PIL regionale).
Secondo la stessa indagine ogni impresa calabrese deve aspettare infatti mediamente 135 giorni per ottenere il pagamento delle proprie prestazioni, e che il ritardo medio dei pagamenti alle imprese nel 2008 è stato di 4,68 mesi per i Comuni, mentre per la Regione tale ritardo medio aumenta a 5,12 (pari a 154 giorni di ritardo). Tale situazione, è stata nuovamente denunciata di recente dall'ANCE Nazionale, che ha correlato i ritardi drammatici di pagamento della P.A. in cui versano le imprese con le connesse difficoltà di accesso al credito, tenuto conto peraltro delle novità introdotte da "Basilea 2". Per il 2009 l'ANCE Nazionale ha calcolato che, secondo le stime de la Banca d'Italia, le Pubbliche Amministrazioni hanno accumulato una massa di debiti per ritardi di circa 40 miliardi di euro nei confronti delle  Imprese di tutti i settori economici pari al 2,5% del PIL nazionale.
La causa di tale situazione non è ovviamente ascrivibile solo all'incapacità burocratica della P.A., compresa la Regione Calabria, che pur incide in maniera determinante, non solo a livello di pagamenti diretti della Regione alle Imprese, ma anche di definizione dei procedimenti amministrativi di liquidazione di anticipazioni e saldi a Comuni, Province e altri Soggetti Pubblici che realizzano quali Stazioni appaltanti programmi finanziati dalla Regione, anche con ricorso a fondi comunitari, e che prevedono affidamenti ad Imprese, nei cui confronti i ritardi procedurali della Regione incidono nei meccanismi di liquidazione delle spese. Le cause sono, infatti, molte volte connesse anche alle distorsioni determinate dalle regole introdotte con il "Patto di stabilità interno" delle Regioni e degli Enti Locali, che impediscono molte volte la liquidazione di pagamenti dovuti alle Imprese pur in presenza di disponibilità finanziaria e di procedimenti conclusi. Su tale situazione, è stata tentata qualche soluzione, nella diffusa consapevolezza dell'emergenza che essa determina nei confronti di una gran massa di piccole e medie imprese che anticipano risorse per lavori pubblici o forniture di beni e servizi alla P.A. locale, senza avere indietro il dovuto corrispettivo nei tempi prescritti, con evidente impatto negativo sull'affidabilità bancaria delle Imprese, costrette peraltro dalla vigente normativa a rispettare i vincoli della correntezza contributiva INPS e tributaria con Equitalia, e impedite ad attivare procedure esecutive nei confronti della P.A. insolvente in quanto il contenzioso attivato comporterebbe l'esclusione delle Imprese stesse in seguito dagli affidamento, e con pesanti ricadute sul mantenimento dei livelli occupazionali delle Imprese stesse, soprattutto in un periodo di crisi e tenuto conto del peso che soprattutto le Imprese delle Costruzioni hanno nell'economia calabrese. Si è mosso in tale direzione il D.L. 185/2008 per le procedure bancarie di tutela delle Imprese, ma purtroppo la mancata conversione in legge del procedimento ha determinato ulteriore criticità, aggravata peraltro dagli indicatori imposti dall'Accordo "Basilea 2", e l'attuazione con legge n.662/1996 di un Fondo di garanzia per le Imprese, e infine il tentativo solo parzialmente riuscito di procedere ad una limitazione degli effetti del "patto di stabilità" per il 2009 sui pagamenti alle Imprese, che si è però scontrato con le rigidità delle disposizioni a carico degli Enti Locali da parte del Mistero dell'Economia. Anche l'Unione Europea è entrata nel tema, approvando  una Direttiva CE n.2000/35 sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, recepita in Italia con D.Lgs. 231/2002, che però ancora  attende Decreti di attuazione da parte del MEF, e non è stata ancora assunta in Conferenza Stato-Regioni per il necessario recepimento anche da parte delle Regioni. In presenza di un quadro di riferimento così problematico, la Regione Calabria intende comunque assumere le necessarie iniziative legislative, compatibilmente alle proprie competenze ex art. 117 della Costituzione, per attivare i necessari accorgimenti procedurali finalizzati a garantire la correntezza di liquidazione dei pagamenti alle Imprese ed eliminare, per quanto possibile, la piaga dei ritardi dei procedimenti nei pagamenti diretti o in quelli
indiretti tramite Stazioni appaltanti per Progetti finanziati dalla Regione a Enti beneficiari intermedi. Da qui la mia  iniziativa legislativa (rintracciabile sul sito del
Consiglio regionale) che  intende così dare uno sbocco alle richieste pressanti di
ANCE e delle Organizzazioni di rappresentanza delle Imprese, e garantire una
misura che inciderà in modo determinante sui livelli di efficienza e di mantenimento occupazionale delle Imprese- in Calabria, nonché sui livelli di efficienza e di trasparenza dell'operato degli Uffici Regionali. Di conseguenza, con la proposta di legge "Interventi per contrastare i ritardi di pagamento alle imprese nella Regione Calabria", si intende costituire un quadro normativo di riferimento che determini un effettivo impatto di efficienza dei procedimenti amministrativi e contabili degli Uffici
regionali, nonchè di garanzia alle Imprese. Al fine di attenuare gli effetti dei
ritardi di pagamento e dell'eventuale applicazione delle procedure connesse al
"patto di stabilità interno". Segnalo solo alcuni aspetti della proposta legislativa, rinviando al testo nella sua interezza chi voglia occuparsi del tema: all'art. 1 sono  definite le finalità della legge stessa, in ordine all'impegno di cooperazione della Regione Calabria con il sistema delle Imprese calabresi come elemento fondamentale delle proprie strategie di sviluppo, e disciplina, promuove e sostiene le necessarie iniziative finalizzare a garantire il rispetto dei termini di legge e contrattuali per il pagamento alle Imprese impegnate nelle opere pubbliche e nella fornitura di beni e servizi finanziate dalla Regione Calabria attraverso i Comuni, le Province, le Comunità Montane o Enti pubblici territoriali.  Con l'art. 2, la Regione Calabria recepisce la Direttiva CE n.2000/35, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento
nelle transazioni commerciali, ed il D.Lgs. 9/10/2002 n.231 di attuazione,  disponendo che entro novanta giorni dalla pubblicazione della presente legge, su
proposta della Giunta Regionale, il Consiglio Regionale approva un Testo Unico per
il riordino delle disposizioni regionali in contrasto con la richiamata
Direttiva CE n.2000/35. Tale dispositivo normativo, in attesa dei Decreti Ministeriali,  consentirà comunque l'applicazione della Direttiva all'interno del sistema normativa regionale. Al fine di consentire un effettivo monitoraggio delle procedure riferite ad eventuali ritardi nei pagamenti delle Imprese, all'art.3 la Regione Calabria, con l'obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno dei ritardi di pagamento alle Imprese impegnate in opere e servizi finanziati o cofinanziati dalla Regione Calabria, direttamente o tramite Enti subregionali, istituisce il "Registro dei programmi, progetti e interventi" finanziati dalla Regione Calabria che prevedono erogazioni a Imprese, direttamente o tramite Comuni, Province, Comunità Montane, o altri Organismi Pubblici intermedi. Il Registro, tenuto dal Dipartimento Bilancio è alimentato dalle comunicazioni obbligatorie  dei Dipartimenti o Unità Operativa della Regione Calabria che finanziano i Progetti considerati, nonché dalle comunicazioni degli Organismi pubblici intermedi che risultano Stazioni appaltanti, e contiene i dati di monitoraggio e controllo sulle procedure di erogazione dei finanziamenti a favore delle Imprese. Lo stesso art.3 obbliga i Comuni, le Province, le Comunità Montane, e gli Organismi Pubblici Territoriali Intermedi, che, a seguito di finanziamento regionale, realizzano interventi che prevedono fornitura di beni e servizi o appalti di lavori pubblici a favore di Imprese, a comunicare entro 30 giorni alla Regione Calabria gli affidamenti e contratti stipulati con Imprese e le modalità contrattuali di erogazione finanziaria. La Regione Calabria, attraverso l'individuazione di Dirigenti specifici preposti all'interno dei Dipartimenti competenti, controlla e verifica il corretto andamento dei contratti e dei pagamenti alle Imprese, segnalando eventuali difficoltà al Registro, ed intervenendo con azione di sollecitazione nelle situazioni che dovessero segnalare criticità nel rispetto dei termini contrattuali o di legge per il pagamento dei corrispettivi alle Imprese. Con l'art.4 viene disposta la regola principale del rispetto delle scadenze per i pagamenti alle Imprese da parte della Regione. La Regione infatti, a norma dell'articolo considerato adotta le iniziative necessarie per garantire il pieno rispetto delle scadenze previste dalle vigente normativa e dalle disposizioni contrattuali per i pagamenti alle Imprese Beneficiarie Finali secondo le procedure disposte dalla- Legge Regionale n. 19 del 4/9/2001 e dalla Legge 7/8/1990 n.241 per come modificata dalla Legge 11/2/2005 n.15 in materia di procedimento amministrativo. Le stesse iniziative vengono adottate per
la velocizzazione delle procedure ed il rispetto dei termini fissati per la conclusione del procedimento amministrativo quando tale procedimento è atto presupposto per la liquidazione di contribuiti, erogazioni, anticipazioni e S.A.L. a Enti Locali o Organismi Pubblici intermedi e quando la stessa liquidazione determina erogazione a favore di Imprese per adempimenti connessi a forniture di beni e servizi o di opere pubbliche. Al fine di rafforzare l'impegno della Regione sulle procedure di pagamenti, e di evitare la tendenza al lassismo presente in alcuni Uffici della Regione Calabria, viene stabilito che i Dirigenti o Funzionari responsabili di procedimento sono responsabili contabilmente e patrimonialmente dei ritardi per colpa grave che abbiano determinato ritardo ingiusto di pagamento alle Imprese per mancato rispetto delle scadenze di legge sui procedimenti amministrativi o sugli atti di liquidazione, e che ancora il rispetto delle scadenze contrattuali e di legge per i pagamenti alle Imprese e per la conclusione dei procedimenti amministrativi è post obbligatoriamente tra gli obiettivi di risultato dei Dirigenti Generali e dei Dirigenti nei Dipartimenti nella Regione Calabria. Di conseguenza la Regione  adotta i necessari accorgimenti e misure per velocizzare e snellire le procedure di liquidazione di anticipazioni ai Comuni, Province o altri organismi Pubblici intermedi connesse a procedure di pagamenti alle Imprese. AI fine di consentire una soluzione che, se non bloccata in corso d'pera dai vincoli includibili del "patto interno di stabilità", potrebbe consentire in modo significativo alla soluzione del problema, si prevede di poter modificare il regime di liquidazione verso gli Enti Locali, in vigore prima della presente legge, e che può determinare ritardi di pagamento da parte degli Enti Locali per la lentezza procedurale con cui si operano le anticipazioni. In attuazione, a tale orientamento, è disposto che, se consentito dalla vigente normativa di settore, e nel rispetto delle disposizioni in materia di patto di stabilità interno della Regione Calabria e delle Autonomie Locali interessati, a parziale modifica dell'art. 19 della L.R. n. 31/75, così come sostituito dall'art. 37 bis, comma 8, della legge
regionale n. 10/98 e come modificato dall'art. 21, comma 1, della L.R. n. 13/2005, i Dipartimenti della Regione Calabria possono procedere con adeguata motivazione,  a fronte di programmi finanziati dalla Regione ai Soggetti Pubblici
Intermedi Attuatori, ad anticipare come prima erogazione l'intero ammontare del finanziamento assegnato fino al 90% della somma finanziata, con obbligo di successiva rendicontazione e restituzione in caso di spesa inferiore all'importo erogato. La Regione Calabria vigila sugli adempimenti di pagamenti alle Imprese da parte dei Soggetti Pubblici intermedi attuatori, verificando il puntuale rispetto dei pagamenti alle Imprese a fronte dei S.A.L. approvati o delle forniture certificate, anche inserendo tale obbligo di puntuale erogazione tra le condizioni previste nelle Convenzioni, Atti di affidamento e Protocolli di intesa da stipulare con i Comuni, Province o altri Soggetti pubblici attuatori di progetti finanziati dalla Regione Calabria.

* Consigliere del Gruppo Scopelliti Presidente
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