10 giugno 2011    

Il vicepresidente Nicolò: ''Giornate cardiometaboliche, appuntamento scientifico importante''


Il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò “Questo appuntamento scientifico, corroborato da numerose relazioni su un tema di assoluta importanza, come lo studio, la prevenzione e la cura delle malattie cardio-metaboliche, riveste senza dubbio una importanza primaria poiché, notoriamente,  queste patologie da voi attenzionate, sono uno dei primi casi di incidenza di morte o di gravissimi traumi invalidanti alle persone. L’argomento, dunque, si presta ad una lettura multifocale, che va oltre l’aspetto medico, e si allarga anche alla società e quindi alla politica.

Credo che oggi in Calabria, come peraltro sta avvenendo nel resto d’Italia, sia quanto mai necessario imprimere un forte impulso, a partire dalle statistiche, un serio programma di studi e di confronti epidemiologici, naturalmente non solo per queste patologie,   di modo che si possa lavorare in sinergia per una seria programmazione che tenga conto, appunto, dell’incidenza dei dati, orientando così risorse finanziarie ed umane, conoscenze scientifiche e sperimentazioni, veramente a servizio del cittadino-paziente. Ritengo che, metodologicamente, questo approccio sia uno dei percorsi ormai ineludibili dopo il ridisegno istituzionale che chiamiamo federalismo, per potere affrontarne le ricadute sul tessuto sociale e non solo dal fronte dei costi finanziari. In buona sostanza, si tratta, a mio avviso, di mettere in campo sistemi correlati di valutazione tra mondo della sanità e della politica, per ridurre fisiologicamente le emergenze e le improvvisazioni, abilitando un sistema di reti capace di confrontarsi unitariamente nelle scelte di bilancio, razionalizzando così non solo la spesa, ma elevando, nel contempo, le risposte sociali, quindi, non solo medico-terapeutiche, per i nostri concittadini che purtroppo sono colpiti dagli esiti di questo tipo di patologie.

Un metodo, dunque, che sia una concreta base di confronto sinottico per recuperare pressapochismi.

La mia, chiaramente, è un riflessione politica poiché è chiaro che gli attori principali siete  voi, gli addetti ai lavori. Molto si può fare con adeguate politiche di orientamento, di prevenzione, a partire dalle scuole elementari, per sensibilizzare il complesso della società, la famiglia, gli insegnanti, sulla buona prassi utile ad evitare che ognuno di noi incontri queste malattie.

Politiche socio-sanitarie, operatori della sanità, mondo della scuola,  famiglie, sono dunque parte integrante di un sistema a rete che interagisce ed accompagna la persona nelle sue varie fasi della vita.

È venuto quindi il momento di disegnare politiche attive sociosanitarie, un indirizzo, questo, che può portare anche a significativi  risparmi di spesa nella sanità, oltreché , a misure adeguate di educazione che ben si intrecciano con la prevenzione e con l’azione sul territorio, depotenziando le forme acute e, quindi, i ricoveri ospedalieri.

Questa credo sia oggi la scommessa che la Regione Calabria intende giocare con tutti gli attori di questo comparto, evitando di indebolire i servizi alla persona, e costruendo una medicina che sia sempre più accessibile ed organizzata sul territorio e non solo appiattita sulla fase acuta e sulla ospedalizzazione. Non è un percorso facile, anzi, è abbastanza stretto ed accidentato visto le condizioni generali dell’andamento della pubblica in Italia. Qui, però, è il salto, e qui occorre assumersi le responsabilità affinchè si esca tutti insieme da una situazione veramente difficile, evitando lo scaricabarile o le piccole polemiche di bottega''.


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