25 maggio 2011    

Il vicepresidente Nicolò all’Arcmed Expo 2011: ''Un evento scientifico di assoluta novità''


Il vicepresidente Alessandro Nicolò“E’ un evento scientifico di assoluta novità, che mette insieme per la prima volta in Calabria, Università, imprese e territorio”.
E’ quanto ha, tra l’altro, affermato il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, nel suo indirizzo di saluto per la Fiera Arcmed Expo 2011, che ha aperto i battenti della sua prima edizione a Palazzo Campanella, patrocinata, tra gli altri enti, anche dal Consiglio regionale della Calabria. 
“Da oggi – ha detto Alessandro Nicolò ad una platea gremita di docenti universitari della facoltà di Architettura, imprenditori edili ed esperti del settore – si apre un confronto a più voci dell’intera filiera che compone il vasto settore edile, che pone le premesse di una riflessione sull’utilizzo del territorio, sulla qualità delle realizzazioni, sui materiali innovativi e compatibili, sull’ambiente, per uno sviluppo civile sostenibile. Da questo evento – ha proseguito Nicolò – possono maturare risposte integrate che vanno oltre l’aspetto industriale precipuo, allargando le variabili e ponendo al centro dell’attenzione il consumatore finale, quindi, l’uomo. Non vi è dubbio – ha sostenuto Alessandro Nicolò – che il comparto edile, con i suoi innumerevoli sottosettori di attività, rappresenti  finora la ‘locomotiva’ principale dello sviluppo economico della Calabria, un patrimonio che non può quindi rischiare la crisi, da cui trarre anche  utili indicazioni per rilanciare l’ambiente ed il lavoro, soprattutto la sicurezza sul lavoro. Cambiare l’approccio, dunque, per crescere, ampliando il dibattito a partire da una nuova cultura della progettazione, fino a ricomprendere tutti gli apporti che pervengono dalla domotica, dal risparmio energetico, che incidono profondamente sulla qualità dei servizi e delle costruzioni. Voglio infine ricordare – ha concluso Nicolò – che la Regione Calabria si è misurata efficacemente sui temi dell’edilizia e della casa, approntando una nuova normativa che consentirà il recupero ed il completamento, di concerto con gli strumenti urbanistici dei comuni,  di decine di immobili, dando così ossigeno alle attività imprenditoriali. Questa iniziativa, dunque, è auspicabile possa vivere nel tempo, e sono certo che la Regione si troverà in prima fila nel sostenerne l’attività per conseguire quegli obiettivi di modernità di cui necessità il tessuto civile calabrese”.          


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