13 maggio 2011    

Fedele (Pdl): ''Veicolare azioni positive a supporto della crescita del Porto di Gioia Tauro''


Il capogruppo del Pdl Luigi Fedele “Che il Porto di Gioia Tauro rappresenti una delle più grandi occasioni per accrescere lo sviluppo economico della Calabria è una consapevolezza certa e noi, come rappresentanti del Governo regionale, faremo di tutto per veicolare azioni positive a supporto della crescita dello scalo gioiese e, in generale, dell’area territoriale circostante”.

A dirlo, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele che aggiunge: “Da questo momento in poi, occorre, per prima cosa, capire che il vero problema del maggiore scalo calabrese non è di tipo infrastrutturale perché le infrastrutture che appartengono al Porto di Gioia sono uniche e all’avanguardia. Impianti che, per questo, hanno reso esclusivo e moderno l’attracco gioiese inserendolo di diritto tra i maggiori porti all’interno del bacino del Mediterraneo. La vera problematica che appartiene alla portualità e, in generale, ai porti di transhipment è dovuta, invece, alla scarsa competitività di questi scali in quanto, in un’economia di mercato, il contenimento delle spese per la movimentazione di container diventa un fattore essenziale. È sotto gli occhi di tutti, infatti, che questi costi nei porti nord africani (Porto Saide – Egitto e Tangeri – Marocco) risultano infinitamente bassi rispetto a quello di Gioia e quelli italiani in genere. Queste voci sono, infatti, da ascrivere al costo del lavoro nonché alle tasse d’ancoraggio, di ormeggio, di energia…”.

“Il problema che adesso si pone – continua il capogruppo – è quello di fare massa critica per discutere di questi temi specifici a livello nazionale ed europeo. A questo punto, appare essenziale spingere affinché la legge 84/94 venga modificata. Un cambiamento che deve servire a dare maggiore autonomia finanziaria alle autorità portuali come già avviene in Spagna, facendo attenzione a che le risorse finanziarie vengano ripartite tra le varie realtà portuali con criteri oggettivi scongiurando, così, sul nascere ipotetiche competizioni tra singole portualità”.

“In questo senso – spiega Fedele – abbiamo ricevuto l’assicurazione dei vari membri del Governo che, in questi giorni, hanno alternato le loro visite in Calabria. Ai ministri Matteoli, Fitto e, per ultimo, Brunetta abbiamo sottoposto l’intero quadro di sofferenza in cui versa la scalo calabrese. Non basta, infatti, l’assicurazione da parte del ministro Matteoli di stipulare un provvedimento di cassa integrazione per le maestranze del porto di Gioia Tauro. Non vogliamo che si arrivi ad una misura del genere. Chiediamo, invece, che si punti in modo concreto al rilancio dell’intera attività portuale. Da Fitto, che si è speso molto per stilare il Patto del Sud, abbiamo ricevuto garanzie su questo versante. E’ dell’ultima ora, anche la conferma di un serio impegno da parte del ministro Brunetta che, proprio in occasione della sua visita sulla Piana e sollecitato dalle domande dei cronisti,  ha inserito tra le sue priorità la questione del Porto di Gioia Tauro spazzando via, così, tutte quelle illazioni che accusavano il rappresentante del Governo di occuparsi soltanto degli scali del Nord”.

Conclude Fedele: “Un impegno, quindi, che viene da più parti e, per primo, dal Governatore Scopelliti che si sta spendendo al meglio per risolvere in modo reale le tante problematiche che ricadono sullo scalo calabrese. Al tempo stesso, deve essere salutata positivamente la nomina del nuovo amministratore delegato di Med Center, Domenico Bagalà. Oltre ad essere un giovane conoscitore del territorio calabrese e di conseguenza, delle problematiche relative al Porto, siamo convinti che, con il suo insediamento, si potrà dare seguito a quel processo positivo che conduca agli interventi necessari per rendere competitivo il porto di Gioia”.



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