13 maggio 2011    

Giordano (Idv): ''Risposte concrete ed immediate per il Porto di Gioia Tauro''


Il consigliere di Idv Giuseppe Giordano"Siamo di fronte all’ennesima presa in giro, figlia della campagna elettorale, ed in linea con politiche coloniali e scelte antimeridionali”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale IDV, Giuseppe Giordano, in risposta alle dichiarazioni rilasciate, a Catanzaro, dal Ministro Matteoli sulla questione che vede protagonista il Porto di Gioia Tauro. “Il Ministro parla di situazione delicata e di vicinanza ai lavoratori – commenta Giordano -.  Tuttavia, è bene ricordare che proprio ieri, con il via libera arrivato da parte di Palazzo Chigi per la realizzazione della piattaforma portuale nell’area Trieste-Monfalcone, si è decretato il certificato di morte del Porto di Gioia Tauro a firma proprio di Matteoli ed in più Letta e Fitto”. 

Per Giordano si tratta “di una situazione che sicuramente non sarà sfuggita  al neo Sottosegretario alle Infrastrutture, Aurelio Misiti, al quale si chiedono risposte concrete e immediate. Dunque – continua -  in piena intesa politica, il Presidente della Regione Friuli Venezia – Giulia , Renzo Tondo ed il Vicepresidente di  Unicredit, Fabrizio Palenzona hanno trovato un ampio accordo politico sul progetto. Il prestigioso istituto bancario, in partnership con il colosso Maersk,  è pronto ad investire un miliardo di euro per realizzare un moderno terminal in grado di competere con i porti del Nord-Europa. La situazione del Porto di Gioia Tauro richiede una presa di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, ed oggi possiamo solo constatare che le preoccupazioni da tempo, da noi,evidenziate sono divenute realtà. Sull’area portuale di Gioia Tauro – continua Giordano – si continua a tergiversare. La concorrenza con gli altri scali di transhipment del Mediterraneo non può essere sostenuta in quanto il costo del ‘lavoro’ in queste realtà è assolutamente inferiore. Pertanto, diventa indispensabile attuare una progettualità che faccia passare Gioia Tauro da esclusivo porto di trashpiment a scalo intermodale. Cosi come anche proposto durante la seduta del Consiglio regionale del 31 gennaio 2011 in cui si impegnava il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti ad attuare tutte le misure necessarie alla riconversione”. 

“E’ necessario – conclude Giordano -  definire chiaramente il ruolo che dovrà avere una struttura come quella di Gioia Tauro, non solo nella rete portuale italiana, ma nel sistema del commercio e dello scambio di merci di tutta Europa.”

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