9 maggio 2011    

Il vicepresidente Nicolò: ''La Calabria non vuole rassegnarsi al malaffare''


Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, in occasione della manifestazione della ‘Gerbera Gialla 2011’, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò “La giornata di oggi rappresenta un appuntamento storico per la particolare valenza istituzionale che vede il Consiglio regionale della Calabria protagonista del percorso nazionale della ‘Gerbera gialla 2011’. E’ iniziato da qui, da Palazzo Campanella, sede dell’Assemblea legislativa calabrese,  il corteo per la legalità e contro ogni tipo di mafia che si snoderà virtualmente in tutto il Paese e che si fermerà il prossimo 27 maggio a Bardolino del Garda, in provincia di Verona. Con l’associazione ‘Riferimenti’, il Consiglio regionale della Calabria ha voluto quest’anno costruire significativi momenti di incontro con la società civile della Calabria, soprattutto con gli studenti, alla presenza di magistrati e rappresentanti delle Forze dell’ordine, per stimolare nelle giovani generazioni un’idea di futuro e di convivenza civile improntate sulla legalità, anzi, sulla “convenienza” della legalità – come ha spesso sottolineato il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone – rispetto alla pericolosa e falsa scorciatoia offerta dalla mafia. La grande manifestazione di oggi, testimonia che c’è una Calabria che non vuole rassegnarsi e subire le minacce della ndrangheta e del malaffare. Oggi, numerosi sindaci, rappresentanti delle Province e di numerose associazioni, hanno levato le loro bandiere per salvaguardare la democrazia, nonostante gli innumerevoli episodi di intimidazione di cui sono vittime. Lo Stato, il Governo e le loro articolazioni, stanno producendo uno sforzo davvero straordinario di contrasto alle mafie che ha bisogno di essere accompagnato e sostenuto dall’agire efficace della buona politica. La nostra Regione, ed in testa il presidente Giuseppe Scopelliti, hanno chiara la portata della sfida, che sarà impegnativa per tutti. E’ una strada senza ritorno che ha una sola direzione, quella di un migliore avvenire. Lo dobbiamo alle migliaia di giovani ed alle loro famiglie che qui  ci chiedono più certezze e più lavoro”.



 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI