9 maggio 2011    

Mai più minori soli ad usare i media (di Silvia Gulisano*)


Intervento dell’avvocato Silvia Gulisano, presidente del Corecom, al convegno sulla tutela dei minori nell’uso del web e dei mezzi di comunicazione. (5 maggio 2011- Auditorium Centro Agroalimentare - Lamezia Terme)

Il presidente del Corecom calabria Silvia Gulisano"Insieme – Corecom, Direzione scolastica regionale e Polizia Postale – abbiamo scritto e firmato un protocollo d’intesa per un impegno comune a tutela dei minori che usano Tv e nuovi mezzi di comunicazione.

Siamo qui perché l'utilizzo di massa della rete Internet, la diffusione di cellulari, di tablet, tv interattiva e altri strumenti sempre più sofisticati, e l'influenza della televisione sui comportamenti dei giovani, impongono una riflessione sul rapporto tra media e minori.

Ecco perché siamo riuniti insieme, educatori, istituzioni regionali, un corpo dello Stato altamente specializzato quale la Polizia Postale, le associazioni dei genitori e voi ragazze e ragazzi, per discutere e riflettere insieme.

L’obiettivo non è solo la tutela e la prevenzione; non solo negativo, ma anche un grande messaggio positivo. Ci proponiamo, infatti, di aiutare i giovani a valorizzare le straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie applicate a tutti i nuovi mezzi di comunicazione come risorsa di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione, di crescita, evitandone il più possibile le insidie.

A questo proposito, per non annoiarvi, cito un solo dato emblematico: secondo una indagine compiuta da Microsoft, un minore su due è stato contattato sulla rete da uno sconosciuto. Ma non basta, la maggior parte di questi ragazzi non ha riferito la cosa ai propri genitori o agli insegnanti.

Vorrei ricordare in proposito che il Governo centrale ha annunciato un riordino e una razionalizzazione di tutta la materia, in collaborazione con il Parlamento e la Commissione Infanzia.

Tra gli impegni immediati, oltre la ricostituzione del Comitato di applicazione del Codice Media e Minori, la predisposizione di un nuovo Codice comprensivo dei nuovi media. E’ in via di recepimento anche la nuova direttiva europea “Servizi Media Audiovisivi”, che estende un nucleo di regole minime in materia di tutela dei minori anche ai servizi non lineari, forniti cioè a richiesta dall’utente.

Per quanto riguarda l'adeguamento del quadro delle tutele verso i minori, c’è un orientamento a individuare organismi di garanzia ad hoc che, come per la televisione, vigilino sul rispetto del Codice Internet e Minori e del Codice di autoregolamentazione sottoscritto dagli operatori di telefonia mobile. Alcuni degli obblighi previsti dal Codice Internet Minori hanno già acquisito forza di legge in relazione alla lotta alla pedopornografia  e allo sfruttamento sessuale dei bambini.

Si prevede, inoltre, un’opera di sensibilizzazione del mondo adulto all’uso corretto del Web e delle nuove tecnologie. Va in questa direzione la collaborazione tra il Ministero delle Comunicazioni e l’associazione Save the children Italia, che ha realizzato il sito Ti6connesso rivolto ai ragazzi, ai giovani internauti, agli studenti e ai docenti e che vi segnalo caldamente.

Ma non vorrei rifermi solo alla rete internet. Voglio sottolineare che la televisione propone modelli che possono indurre all’emulazione da parte dei giovani. Per questo è importante individuare uno standard di qualità. L'Autorità delle Comunicazioni  ha annunciato, quindi, la predisposizione di un “Libro bianco” sugli effetti della programmazione televisiva nei confronti dei bambini e sulla qualità della televisione da mettere a disposizione di tutti coloro che hanno responsabilità in materia di tutela dei minori. Con un approccio multidisciplinare e un monitoraggio 24 ore su 24, saranno analizzati i programmi di tutte le tv nazionali su tutte le piattaforme, con l’obiettivo di misurarne la qualità e l’influenza sui comportamenti sociali, come ad esempio il bullismo e l’abuso di alcol. 

Non solo, comunque, l'influenza degli spot pubblicitari sui bambini: si corrono altri rischi, non meno pericolosi, coi cosiddetti “new media”: videogiochi, videotelefonini, Internet.

Principale “porta d’ingresso all’apprendimento delle nuove tecnologie”.

A questo proposito vorrei ricordare che, giusto qualche giorno fa, è scoppiato il caso “Nintendo”, quando si è scoperto che attraverso l’uso connesso dei videogiochi è stata possibile una mega-intrusione illegale di circa sei milioni di accessi…

Per quanto riguarda i cellulari, il loro uso massiccio e continuo “induce turbative non di poco conto nella vita di relazione dei minori”, documentate da gravi episodi di cronaca che hanno rivelato l’uso distorto di questo strumento, e imposto alcune misure di tutela predisposte dall’Autorità.

Si dice che se la morale impone, l’etica raccomanda e quindi, in una materia così delicata, più che di regole c’è bisogno di autoregolamentazione, più che di un quadro normativo cogente, di  autodisciplina, di quello che gli anglosassoni definiscono “moral suasion”, cioè la tattica di persuasione morale . Ci sono, del resto, in gioco diritti da salvaguardare, come la dignità, la rispettabilità e la riservatezza delle persone. E ci sono da tutelare, oltre i minori, particolari categorie deboli e anche, lasciatemelo dire,  la dignità delle donne.

In quest’ottica, permettetemi di far esplicito riferimento al mio ruolo istituzionale di Presidente del Corecom-Calabria che è fra le 9 autority regionali italiane a cui è stata conferita la delega dall’Agcom per la tutela dei minori nell’ambito della comunicazione televisiva.

I Corecom sono organi di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale e sono organi funzionali dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Predispongono le graduatorie per le misure di sostegno all'emittenza locale, garantiscono il diritto di accesso alle trasmissioni radiotelevisive, accertano le violazioni della par condicio in campagna elettorale e vigilano sui media locali in tema di pubblicità, di obblighi di programmazione dei concessionari, di pluralismo politico culturale e sociale, di garanzie per l’utenza con particolare riguardo alla tutela dei minori.

Particolare importanza ha questa funzione a favore di bambini e adolescenti: su delega dell'Agcom, ilCorecomCalabria svolge un attento monitoraggio delle televisioni locali allo scopo di verificare la messa in onda di contenuti che possano risultare dannosi o lesivi per i minori, intervenendo con una segnalazione all'Autorità sul rispetto del Codice di autoregolamentazione tv e minori che le emittenti di comune accordo hanno firmato nel novembre del 2002.

Come testimonia la pubblicazione che è stata distribuita stamattina, da tempo il Corecom Calabria lavora su questo fronte ed ha prodotto una interessante Indagine conoscitiva sul rapporto Tv-minori nelle scuole calabresi. La ricerca è ancora attuale, fotografa una realtà che presenta diversi profili di criticità ma che, allo stesso tempo, rimarca le grandi potenzialità di voi giovani che manifestate interesse e attenzione verso i temi sociali e culturali

Sul fronte della tutela dai rischi della navigazione internet e dell’uso della Tv e degli altri media, è un compito importante e delicatissimo che svolgo, coi miei collaboratori, cercando di far ricorso al massimo senso di responsabilità e di equilibrio.

Personalmente non l’intendo solo come un ruolo da “cane da guardia” del rispetto delle regole. Oltre ai compiti di vigilanza e monitoraggio, sui cui risultati, poi, interviene l’azione sanzionatoria dell’Agcom, ritengo che ai Corecom spetta un ruolo attivo e positivo. Un’attività di “prevenzione”, se volete, che tenendo conto dell’evoluzione dell’intero sistema della comunicazione, tenda sempre di più verso la qualità, la professionalità, la credibilità.

Sono convinta che lasciare soli i ragazzi davanti alla tv o al computer equivale ad esporli a grandi rischi.

Con questa consapevolezza mi sono mossa, ad esempio, anche per un evidente risparmio delle risorse (in linea quindi con l’attuale nuovo corso politico che governa Giunta e Consiglio regionale), acquisendo gratuitamente uno spot televisivo realizzato dal Corecom-Marche sulla tutela dei minori nell’ambito delle tv e della rete Internet. Mai più soli davanti alla televisione o al computer: con uno spot si vuole ricordare l'importanza della fruizione guidata e ragionata dei media. Insieme per un mondo a colori è il nome dello spot.

Si rivolge ai genitori, alle famiglie e agli educatori con l'obiettivo di sensibilizzare gli adulti ad accompagnare i minori nella visione dei contenuti televisivi e multimediali con l'obiettivo di guidarli ad una corretta comprensione. Non solo, Insieme per un mondo a colori punta anche alle emittenti locali per coinvolgerle in un processo di crescita comune e di miglioramento della qualità dei prodotti audiovisivi.

L’ho proposto a tutte le emittenti televisive locali della Calabria, a mò di “pubblicità progresso” e di impegno sociale, e devo dire con soddisfazione che è stato messo in onda, direi “ a tappeto”. Lo spot adesso vorrei farvelo visionare come sintesi del messaggio che qui si intende lanciare.

Ma prima di passare al video, voglio salutare la gradita presenza di monsignor Luigi Cantafora, vescovo della diocesi di Lamezia Terme, gli onorevoli consiglieri regionali Mario Magno e Antonio Scalzo e il presidente della Fondazione Terina che ci ospita, avvocato Giancarlo Nicotera".


* Presidente Corecom Calabria
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