28 aprile 2011    

Talarico (Idv): ''Fugare ogni dubbio sul bando per la concessione di borse lavoro''


Il consigliere di Idv Domenico Talarico“La vicenda del bando per la concessione di borse lavoro presenta troppi lati oscuri per lasciarla cadere nel dimenticatoio. Nè la risposta dell’Assessore Stillitani alla mia interrogazione, il 29 marzo 2011, ha fugato i dubbi sulla ‘linearità’ dell’operazione”.

E’ quanto sostiene il consigliere di Italia dei Valori, Domenico Talarico, secondo il quale, “la scelta migliore sarebbe quella di revocare il bando sulla base di un lungo elenco di motivazioni, prima fra tutte - sottolinea - la presentazione contemporanea di centinaia di domande, la maggioranza delle quali - precisa - reca, quale orario di ricezione, le ore 12 notturne del primo giorno utile, quando gli uffici postali pubblici sono chiusi. A ciò si aggiunga che  la stragrande maggioranza delle domande è stata inoltrata a mezzo di servizi postali privati”.

Secondo l’esponente di Idv, “è anomalo il criterio scelto per la formazione delle graduatorie, ossia l’ordine di ricezione delle domande agli sportelli postali, anche privati, e non quello, più trasparente, di arrivo al protocollo degli uffici della Regione”.

Fra i rilievi posti dallo stesso consigliere, anche il fatto che, “il bando parli semplicemente di ‘spedizione postale’, senza specificare se tale spedizione dovesse avvenire con lettera semplice o con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Nell’elenco pubblicato, inoltre, - prosegue Talarico - centinaia di domande recano il sigillo del medesimo giorno, della medesima ora, del medesimo minuto, del medesimo secondo. Non riusciamo proprio ad immaginare - sottolinea - il dipendente delle poste, capace di apporre in un minuto centinaia di timbri su altrettanti plichi! E’ lecito sospettare - afferma Talarico - che le agenzie private abbiano potuto godere di un certo ‘margine di manovra’ nel definire l’ordine di presentazione delle domande, condizionando pertanto, l’esito dell’istruttoria delle stesse. Per di più, la possibilità di inoltrare le domande attraverso sportelli postali privati, ha avuto un effetto penalizzante per le imprese che operano in comuni periferici, dell’entroterra, dove, com’è noto, non esistono servizi di questo tipo”.

Domenico Talarico sostiene ancora che “su 988 domande ammesse, ben 500 borse, cioè il 50,6% del totale, sono state assegnate alla ABRAMO Customer Care, per un importo di 4 milioni di Euro! Se non sbagliamo quest’azienda sarebbe riconducibile alla famiglia di un noto esponente del centrodestra regionale, già candidato alla presidenza della Regione nel 2005, oggi presidente della SORICAL. Tra i soggetti ammessi, anche qualche impresa di servizio postale, magari quelle che hanno certificato la ricezione dell’80% delle domande presentate, dunque anche la propria!”.

Secondo il rappresentante di Idv, “il bando in questione non produrrebbe sviluppo. Le borse lavoro, infatti - afferma ancora - sono state assegnate genericamente a tutti senza nessuna indicazione prioritaria per le categorie produttive”.

“Alla luce di tutti questi rilievi, interrogativi, perplessità che  - afferma Talarico - non depongono a favore di un giudizio positivo sull’operazione, sulla sua regolarità, sulla sua trasparenza, reitero la richiesta alla Giunta di revocare il bando”.

“Simili operazioni - conclude - stridono troppo platealmente con i proclami sul cambiamento nella nostra Regione”.

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