19 aprile 2011    

Vilasi (Pdl): ''Trovare soluzioni per i 1500 lavoratori ATA''


Il consigliere del Pdl Gesuele Vilasi “Il futuro dei 1500 lavoratori ATA (Assistenza tecnica amministrativa) e delle loro famiglie, impiegati da anni nelle scuole calabresi, deve trovare adeguate risposte e soluzioni sul piano regionale e nazionale”.

E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del PdL, Gesuele Vilasi.

“Si tratta di una vertenza di elevata ricaduta sociale per le implicazioni che ricadrebbero non solo sugli operatori e sulle loro famiglie- dice Vilasi – ma soprattutto sul sistema scolastico regionale. Com’è noto – prosegue Gesuele Vilasi – grazie a questi operatori ATA, moltissimi istituti scolastici possono garantire i servizi necessari di supporto alle attività pedagogiche proprio grazie all’impegno di questi operatori. Il Consiglio regionale si è già determinato all’unanimità, con un ordine del giorno proposto dal collega Gallo (Udc), trasmesso ai ministeri dell’Economia  ed al Miur,  dando mandato al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti,  di porre in essere le necessarie iniziative istituzionali e tecniche per affrontare a livello romano con il Ministero della Pubblica istruzione  (Miur), i percorsi più efficaci per scongiurare che alla data del prossimo 31 agosto questi 1500 lavoratori della scuola possano traumaticamente concludere la loro esperienza lavorativa. Occorre quindi  individuare soluzioni concordate con il livello centrale affinchè l’avvio del prossimo anno scolastico non sia pregiudicato proprio dall’assenza di bidelli e di operatori amministrativi, una beffa pari al danno subìto dagli stessi operatori. E’ chiaro – continua Vilasi – che di tempo a disposizione ve n’è veramente poco e quindi, da parte del Consiglio deve rimanere forte e costante l’attenzione sulla problematica, sostenendo l’azione del presidente Scopelliti affinchè le direttive ministeriali possano garantire l’occupazione e l’inserimento degli operatori ATA. Pur in presenza di questioni legate alla reperibilità delle risorse – conclude Gesuele Vilasi – resta primaria l’esigenza del mantenimento del posto di lavoro per questi operatori e il diritto delle famiglie calabresi di potere contare su un’offerta scolastica efficiente e adeguata ai bisogni delle giovani generazioni”.


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