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30 novembre 2005
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Pił dialogo tra europa e regioni
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''Semplificazione delle procedure, valutazione d'impatto della legislazione a livello locale e regionale, forte coinvolgimento nella fase prelegislativa da parte della Commissione europea del Comitato delle regioni e dei Parlamenti regionali, inserimento delle clausole della sussidiarieta' nei testi legislativi'': sono i temi generali affrontati a Londra dal presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, che e' anche coordinatore nazionale dei Consigli regionali italiani, al secondo congresso sulla sussidiarieta' promosso dal Comitato delle Regioni e dal semestre britannico di presidenza dell'Unione. ''L'armonizzazione e la semplificazione della legislazione comunitaria - ha affermato Tesini nel suo intervento - devono rappresentare le linee guida dell'azione delle istituzioni europee per il futuro. Un messaggio che deve essere anche considerato a livello nazionale nel recepimento della legislazione comunitaria''. ''Occorre - ha aggiunto Tesini - attivare, grazie all'applicazione dei trattati in essere e in prospettiva della nuova Costituzione europea, un processo di dialogo preventivo tra la Commissione europea e il Comitato delle Regioni nella fase prelegislativa. Per promuovere la concorrenzialita' dell'Europa e dei livelli nazionali dobbiamo fare in modo che il recepimento delle direttive comunitarie avvenga con una legislazione di dettaglio chiara, che a monte abbia gia' valutato l'impatto amministrativo della stessa e che consenta di valutarne in seguito i risultatati. Per questo la sussidiarieta' - una parola tanto di moda in questo momento - puo' aiutarci a razionalizzare la complessita' di un sistema di regole e doveri che in questi anni ha contribuito a consolidare quell'immagine sbagliata di un'Europa burocratica fatta solo di regole e divieti''. ''E chiaro a tutti - ha concluso il Coordinatore italiano - che non si puo' invocare l'Europa solo quando fa comodo. In altre parole, richiamare la sua presenza per rivendicare spazi di azione a livello regionale e poi dire allo stesso tempo che l'Europa e' qualcosa di ingombrante. Se a Londra abbiamo deciso di accettare questa pausa di riflessione che la bocciatura della nuova Costituzione da parte francese e olandese hanno imposto, dobbiamo anche riconoscere che appartenere all'Europa vuol dire poter usufruire di opportunita' che devono mettere in grado i livelli piu' prossimi ai cittadini di promuovere benessere, pace e giustizia sociale in un mondo sempre piu' globalizzato e senza barriere''.
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