18 aprile 2011    

Cusumano: ''La violenza di genere è emergenza sociale''


Il presidente della Commissione Pari Opportunità Giovanna Cusumano “Di fronte all’aberrante episodio di inaudita violenza, esercitata, qualche giorno fa, nella nostra città, da un minore su un’altra minorenne, trovo doveroso esprimere, un mio personale pensiero, dopo una breve pausa di riflessione, dettata dall’esigenza di intervenire col solo spirito costruttivo, senza ergersi a giudice (cosa che peraltro non ho mai amato) e che vorrei contraddistinguesse il mio operato”.
E’ quanto afferma la Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Giovanna Cusumano che aggiunge: “Senza dubbio, le prime sensazioni che ho provato, appena si è diffusa la notizia del terribile accaduto, sono state quelle di uno sconfinato dolore e di una sconfortante impotenza. Il dolore è quello di qualunque madre che si trova a vivere un incubo perché la propria figlia lotta tra la vita e la morte e non per una fatale malattia, o per uno sfortunatissimo incidente (non certamente meno dolorosi), ma per la ferocia di un ragazzo di soli sedici anni. L’impotenza è generata, invece, dall’incapacità di tenere lontani dalla nostra società episodi del genere”.
“Da rappresentante delle Istituzioni, non ho mai creduto che la nostra città fosse ‘immune’ da certi problemi; so bene - sottolinea Giovanna Cusumano - che la violenza sulle donne non conosce confini territoriali,  nè classi sociali, ma assume, a seconda dei luoghi, forme e connotazioni diverse. Ero consapevole, però, che nella nostra regione, il problema fosse meno conosciuto, perchè meno denunciato e quindi meno rilevato. Ed è proprio perché credevo giusto che, anche nella nostra Calabria,  il fenomeno della violenza di genere, fosse posto nella giusta attenzione, che, da donna, ho voluto che l’intera classe politica regionale ‘se ne facesse carico’”.
“E così è stato. Perchè l’intero Consiglio regionale ha risposto positivamente, approvando una serie di proposte che, ritengo del tutto inutile richiamare in questa circostanza. Oggi, infatti, e’ tempo di sconfitte, oggi, e’ tempo di tristezza e di dolore. Serve, però, trovare in fretta la forza di reagire, di lavorare incessantemente per sradicare l’atavica cultura  della sopraffazione e della prevaricazione insita nella natura dell’uomo. Serve farlo con la consapevolezza che, solo con  un’azione corale che coinvolga tutte le parti sociali - conclude la Presidente - si potrà arginare la violenza di genere che, a mio modesto avviso, è necessario considerare come un’emergenza sociale”.

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