4 aprile 2011    

Mettere a dieta il sistema legislativo regionale (di Francesco Talarico*)


Il presidente del Consiglio regionale Francesco TalaricoLe nuove politiche di semplificazione che si affermano a livello internazionale, europeo e statale coinvolgono direttamente le amministrazioni regionali, le quali, dopo la riforma del titolo V, sono titolari di gran parte delle competenze  in materia di semplificazione amministrativa e normativa.
“Legiferare meglio" è il programma di semplificazione del contesto legislativo che l’ Unione europea ha avviato, nel contesto della strategia di Lisbona,  a garanzia della chiarezza, dell'efficacia e della qualità della legislazione. Gli obiettivi sono: ridurre la burocrazia, migliorare la qualità della regolamentazione ed elaborare norme migliori per i cittadini, le imprese e gli operatori del diritto.
Le fasi della better regulation, ovvero della qualità della regolamentazione, sono: l'abrogazione di norme obsolete; la codificazione in un unico atto di più atti esistenti; la rifusione ovvero l’ integrazione in un unico atto , di tutte le modifiche e novelle che lo stesso ha subito nel corso del tempo, abrogando contestualmente le stesse leggi di modifica.
Facendo proprie le linee guida dell’Unione europea, il Consiglio regionale della Calabria  ha voluto adottare una azione incisiva volta al riassetto del quadro normativo regionale sulla base dei criteri di semplificazione e chiarezza.
La prima fase  del processo di semplificazione è stata avviata all’inizio di questa legislatura.  Il 2010 si è caratterizzato per la grande attenzione alla razionalizzazione del sistema normativo con la contestuale riduzione del volume della legislazione
Complessivamente, dalla prima legislatura ovvero dal  1971 al 31 dicembre 2010 sono state approvate dal Consiglio regionale 1145 leggi.
Di queste leggi ne sono state abrogate solo 196 in circa 40 anni, mentre nei soli primi 4 mesi di questa legislatura, su mia iniziativa, ne sono state  abrogate 99. Sottolineo, anche , che le abrogazioni precedenti al 2010 sono state sporadiche e disorganiche , spesso necessitate, mentre quelle avvenute nell’agosto scorso hanno riguardato armoniosamente l’intero corpus legislativo  e sono state definite esaminando la normativa vigente per settori e materie d’intervento.
Tale fase non si è esaurita.
È in itinere infatti, una seconda tranche ben più corposa di norme da abrogare che riguarda gli anni dal 1972 al 2010, le leggi di finanza regionale e le leggi di modifica di norme vigenti. Gli interventi sono effettuati in ragione della fattibilità delle leggi, della loro finanziabilità e della loro mancata abrogazione.
Per quanto riguarda la tecnica di redazione normativa utilizzata per procedere alle abrogazioni che avverranno nei prossimi mesi prima specificate, si farà ricorso ad una legge ad hoc avente ad oggetto una serie di interventi di manutenzione e razionalizzazione del corpus normativo.
Complessivamente verranno eliminate dall’ordinamento vigente circa 300 leggi. Quindi, in questa prima fase abbatteremo la legislazione vigente 550 leggi, buono , ma non ancora ottimale obbiettivo.
Infatti, a  queste se ne potranno aggiungere altre 150.Infatti, è allo studio il percorso normativo per abrogare tutte le leggi di modifica a precedenti leggi, che non solo appesantiscano il corpus legislativo, ma lo rendono poco intellegibile.Una volta esaurita questa fase, le leggi vigenti sarebbero 400, cui naturalmente andranno via via  sottratte altre che dovessero diventare desuete, ed aggiunte le nuove . 
Il fine ultimo è dunque quello di “Legiferare con intelligenza , come ci invita a fare l’Unione europea, ossia ammodernare , semplificare,  migliorare la nostra legislazione. Non è, infatti, la quantità delle leggi che qualifica l’azione del Consiglio , ma la loro qualità e l’efficacia, il vantaggio che recano ai cittadini.

* Presidente del Consiglio regionale
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